Kulautuva Caput Mundi

14 Ott
Eccomi di nuovo a casa, con la mia musica e il mio ormai consolidato mondo a ripensare a tutto distrattamente, in poche parole senza pensare a niente.

Eppure le ultime ore sono state particolarmente intense, difficili da dimenticare. Una notte bellissima in un posto sconosciuto ma già visto, forse nell’ambientazione di qualche fiaba o nei soliti film americani.
Lo scenario è un posto che non diventerà mai una cartolina, ci sono già stato mille volte nei dintorni di casa mia e infatti capivo di essere al posto giusto. Un bosco, un qualsiasi bosco, con i suoi suoni ed i suoi silenzi, il buio freddo della notte e i colori autunnali del mattino. Un pezzo di mondo a un’ora di autobus da Kaunas, un’ora passata a attraversare campagne lontane, dove i ricordi volano a cercare similutidini con altri posti e dove la gente va a raccogliere le patate con il carro e il cavallo. Uno spaccato di origini e provenienza, la macchina del tempo va indietro di pochi anni, che però corrispondono a un’altra epoca se ne hai solo venti.
Il set vero e proprio è però una meraviglia, ed appare tra i rami di mille pini. La villetta è quella classica del Nord Europa, con un tetto ripido che la dice lunga sul carico di neve che tra un po’ arriverà, e un giardino ancora verdissimo come i km quadrati di bosco che lo circondano.
Varcata la soglia, si entra nel vivo della classica casa dei sogni: solo il camino non è in legno, e una sauna all’ultimo piano fa capire che non mancherà proprio niente.

I protagonisti. Mancano solo loro. Gente di tutta Europa, ma soprattutto padroni di casa, l’anima di questa festa parauniversitaria che qualcuno ha voluto e saputo organizzare alla perfezione. Unico biglietto d’ingresso, un qualcosa di tipico da mangiare in rappresentanza del proprio paese per chi lituano non è, e io e Paolo abbiamo fatto…all’italiana. “Sti ‘azzi…e che facciamo?” “Pizza da asporto, che dici? Pizza d’asporto e problema risolto…io farei così”. Solo un barlume di lucidità trovato raschiando il fondo di noi stessi ci ha salvato, e una pasta alla mediterranea preparata in mezz’ora ha fatto la sua bella figura.

La festa è decollata in un attimo, come era logico che fosse in un contesto di simile. Più di una volta mi sarà capitato di ridere da solo, pensando a cosa sarebbe successo in Italia se avessi avuto con me una webcam collegata in diretta con i Mari del Sud, alla reazione davanti alla visione di uno spettacolo che dopo qualche settimana di Lituania inizia ad essere normale, ma che dall’Italia sarebbe puro delirio.

Adesso sono tornato nel mondo, ho passato tutto il pomeriggio a dormire per fare la pace con il mio corpo, a lavare vestiti con il sapore della Vita ancora sulla pelle.

François, antichi rancori tra Italia e Francia salgono a galla.

7 Responses

  1. illuca ha detto:

    Madonna che figata….

  2. stefy kn ha detto:

    Te sei malato…il link “cosa sarebbe successo in italia” lo dimostra perfettamente…!
    Bella festa…….credo!

  3. Cournot ha detto:

    ti hanno chiesto un piatto tipico e voui dirmi che non hai preparato BAGNA CAODA per tutti?? Aah la tua anima piemontese si sta annacquando…troppo mondo ti sta facendo male…
    Deve essere stata una festa grandiosa, ho anche visto alcune bionde carine…
    beato te, io sono andato a “negozi in piazza a Savigliano” questo week-end, che tristezza! che tristezza…

  4. Cournot ha detto:

    P.S
    grazie della citazione nel post precedente, troppo buono.
    P.P.S
    in risposta lla tua mail, non so se sono pubblicabili, io li ho presi con copia e incolla, magari non mettterli…
    Ciao!

  5. Boss ha detto:

    Beato te boss! Inviami tutte le altre foto che per decenza non avrai messo sul blog…!

  6. zand ha detto:

    Gia’ tanto se riesco a metter su una semi-pasta non scherziamo…!

    Foto in arrivo, Boss!

  7. Anonymous ha detto:

    Confermo. E’ già tanto se riesce a riempirla una pentola d’acqua. Ex- coinquilina.

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Diary of a Baltic Man

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