Riga Mon Amour

21 Ott

Un racconto anonimo del Quattrocento narra che ogni notte, dal fondo del fiume Daugava che attraversa Riga, emerge uno spirito che chiede se la costruzione della citta’ e’ terminata. Immancabilmente l’interrogato risponde di no, perche’ ognuno sa che, secondo la leggenda, quando Riga sara’ finita, sprofondera’ nel fiume….

Dopo aver sentito questo racconto, e’ inevitabile che io sia partito alla volta della capitale lettone per cercare lo spirito. Fino ad adesso non l’ho trovato, ma le sorprese non sono mancate…
Ci sara’ tempo per ripensare a tutto nel mio nido di Kaunas, questo ostello della Gioventu’ mi distrae troppo adesso. A lunedi!

10 Responses

  1. flavio ha detto:

    Mitica Riga…quanti bei ricordi…stai bravo li eh!

  2. Ele ha detto:

    Ciao Baltic Man (è inutile che ti spacci per quello che non sei, sappiamo tutti che nelle tue vene scorre sangue piemontese)!
    Finalmente sono riuscita a leggere buona parte del tuo blog e devo farti i miei complimenti per tutta la poesia che, onestamente, non ho ancora capito da dove tiri fuori – hai un editor vero?; so che ti avevo promesso un lungo post di ossequi a tessere le tue lodi ma mi viene in mente solo una cosa: più leggo ciò che scrivi più mi convinco se farò un lungo viaggio ti metterò in valigia 🙂

    E poi se inizio a scriverti che ci manchi e che un paio di vite si sono stravolte da quando sei partito tu inizi a GENARTI!!

    Quindi ti mando un bacione grandissimo!

    Ele (Cleopatra) 🙂

  3. Rix ha detto:

    Resoconto completo di Riga d’obbligo, meta interessante per un prossimo viaggio….?

  4. zand ha detto:

    Oh chi si vede! La mitica Ele! Ciau cara…sempre un piacere percepire la presenza di un essere come te…
    Grazie per i complimenti, veri o presunti che siano…mettiamola così: visto che non possiamo più spararne in macchina da casa tua a S’voona, le spariamo qui sopra…non è vero??

    Si ho un editor. Si chiama Svyturys…!
    Come va la tua vita? Aggiornami un po’…e mandami un po’ di pane da marty e gli altri che adesso vengono su che qua non ce n’è!

    ..il resoconto di Riga…arriverà appena avrò più di due minuti liberi da poter passare davanti al pc. Sorry!

  5. Anonymous ha detto:

    Frotte di barbari scesero dal nord-est. Insediandosi sulle rive del baltico. Da nomadi a stanziali decretarono gli eventi.
    Un viaggiatore, con poca strada alle spalle e molta da percorrere.
    Un esploratore, sulle tracce di un antica europa che ora è ritornata.
    Capace di osservare, capire, descrivere.
    La vita è lo stesso paradosso del racconto di riga.
    Non finiremo mai di costruirla.
    O di percorrere quella strada che “baltic man” ha intrapreso.

    anonimo originario di viola

  6. zand ha detto:

    …o di Mongia, frazione di Scagnello??

  7. Anonymous ha detto:

    più verso “el castillo”

    anonimo originario di frazione garbieri

  8. Anonymous ha detto:

    “Consumano la terra, in percorsi obbligati, i cani alla catena”

    Giovanni Lindo Ferretti

  9. Anonymous ha detto:

    Speriamo che la costruzione della città non venga ultimata nei tuoi mesi di prolungato soggiorno. Provvederemo a procurarti una zattera artigianale compressa da inviarti via mail. Soma ti osserva.

  10. zand ha detto:

    Ah i temibili discendenti dei Garbieri….sono fottuto!

    Zand sente sul collo il fiato di Soma.

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Diary of a Baltic Man

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