Archive for ottobre, 2006

Aš Kalbu Lietùvių


03 Ott


Ebbene si, mi sono iscritto al corso di lingua lituana e sono già andato a tre lezioni. Risultato? Conosco 5 o 6 parole, ma non credo nemmeno di pronunciarle correttamente…
Il Lituano è una lingua particolarmente difficile, senza scendere nel mondo parallelo dei caratteri cirillici o arabici o cinesi credo che sia una delle piu’ difficili. Eppure porta con sè una storia antichissima, in quanto è ufficialmente riconosciuto come una delle lingue piu’ antiche dell’Europa, discendente diretto del Sanscrito, e progenitore di tutti i linguaggi poi sviluppatisi piu’ a sud d’Europa, compreso il “nostro” latino. Pare addirittura che sentir parlare certi contadini nelle campagne lituane sia un po’ come ritrovare le nostre radici, di millenni addietro.

Resta il fatto che è una lingua basata su sette casi e tre numeri, con la conseguenza che Kaunas deve essere coniugato in troppi modi differenti, a seconda del contesto in cui lo si inserisce. E questo vale per tutte le altre parole…. in pratica, nemmeno la maggioranza della popolazione non parla correttamente la propria lingua, ma almeno in questo non ci sono differenze col Belpaese.

In conclusione, perché mi sono iscritto al corso di Lituano? A dir la verità, per ottenere dei crediti dell’università. Ma per far apparire le cose secondo un aspetto piu’ elegante, potrei dire che è un segno di rispetto verso il popolo che mi ospita, e visto che dovranno sostenere rapporti umani con me per 9 mesi, tanto vale che impari almeno i fondamenti di questo Arabo nordico.

Labas Italija!

Truvé el temp per un café


02 Ott

Incredibile, due settimane qua non sono ancora passate e devo già impazzire a cercare di incastrare in un Tetrix immaginario tutto quello che dovrei fare domani. A lezione ci devo andare perchè…va bè non mi pongo la domanda se no finisce che non ci vado. Un po’ di acquisti devo farli, soprattutto le scarpe da calcio, visto che mi sono buttato nella mischia lituano-straniera che dà forma alla squadra di calcio di questa università. Il Migration Office non si può evitare perchè se no finisce che mi mandano via dalla Lituania. Robe da matti, mi tratteranno come un clandestino e mi manderanno, circumnavigando l’Europa, a Lampedusa in gommone?? Ok sto impazzendo…! E adesso che ho attivato Skype, non posso più sottrarmi ai duri compiti di mantenimento dei ponti familiari.

Però, c’è un appuntamento che non salterò: domani passerà per di qua Karim, una persona che sostanzialmente non conosco di persona ma che la rete e il suo ottimo blog hanno trascinato sul mio destino. O, forse, la rete e il suo ottimo blog hanno trascinato il mio destino qua in Lituania….
Navigavo alla ricerca di informazioni sull’angolo superiore destro dell’Europa intorno a marzo, quando avevo trovato questa bizzarra combinazione. Un cuneese, precisamente un centallese, che vive in Lituania! Più di così! Dopo una notte passata a leggere tutto il leggibile, mi ero praticamente deciso a venire qua: niente di più controverso e in qualche modo affascinante poteva trasparire da un blog online.

Così, domani probabilmente incontrerò Karim, che dopo aver fatto veramente tutto il fattibile in Lituania, compreso un matrimonio e una figlioletta, se ne sta per tornare nella Granda. Tra un po’ di inglese, lituano, spagnolo, francese e italiano, ritroverò il gusto di parlare Piemontese.


La mia stanza, condivisa con Paolo, il resto si vede senza bisogno di ulteriori commenti…

Trovare la strada


01 Ott

Per la prima serata da quando sono qua, me ne resto in camera, con i miei venti giga di musica che non sono solo un sottofondo, sono “la serata”.
E ovviamente un computer e una connessione, fondamentali ponti di sopravvivenza con il mondo…!

Cosa sono stati questi primi giorni di vita Baltica? Non posso dire che sono come me li aspettavo, perchè se proprio ci sto a pensare non me li cercavo neanche di immaginare…. Un mix di tantissime nuove conoscenze, di odori di cucina spagnola, di parole pronunciate in mille e in nessuna lingua, di immagini che appaiono con l’effetto flash di una discoteca, una dietro l’altra in un susseguirsi fatale che mi ha portato fino ad oggi.

Cerco di organizzare la mia vita qua, cerco di darmi delle priorità, di capire cosa potrò e dovrò fare e cosa non potrò e non dovrò fare. Ho già capito che finirò per fare la seconda serie di cose…! Le tentazioni qua sono troppo grandi, la condizione di studente Erasmus si insedia prima di tutto nella tua carne, portandoti a autoconvincerti che è troppo tempo che aspetti di essere qua, che forse rimpiangerai tutto un giorno, e allora tanto vale viverlo al massimo e non farsi mancare niente. Anche a costo di spendere tutto fino all’ultimo centesimo, di prendere a calci il mio fisico e di sbagliare qualcosa. Forse però anche con un po’ di consapevolezza di scegliere la strada giusta, magari non quella piu’ comoda ma quella che attraversa i posti piu’ interessanti…

Vado a dormire, tanto Paolo non arriva, rapito da qualche zingaro di Kaunas o dalla sua lituana, e probabilmente quando spegnerò la luce non avrò piu’ bisogno di farmi troppe domande e cancellerò questo post: mi aspettano le ultime pagine di Un indovino mi disse…

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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