Fine prima parte

02 Gen

La distanza tra spazio e tempo, ragione e delirio si confonde pericolosamente, come il turbine di suoni che si shakera sopra la mia testa, appena un millimetro più in là di quella percezione dei sensi che se ne sta lentamente scivolando via da me. Un susseguirsi in crescendo di materiale troppo forte, conseguenza di un capodanno troppo vicino al volo del ritorno. E allora, ancora una volta in questo Delirio Istituzionalizzato, spazio all’istinto e all’irragionevolezza, mente aperta ad accogliere dentro un hard disk mentale pericolosamente già al limite persone nuove, tutte maledettamente interessanti, alcolpartydevasto e sentimenti, in una maratona incredibile che mi porta qua, adesso. Sul filo del rasoio. In un aeroporto alle 8 di mattina dopo altre due notti da aggiungere alla fedina penale. Confuso, non solo perchè gli ultimi residui di energia vengono dirottati al cuore e non al cervello, ma probabilmente perché sto andando verso un qualcosa di non proprio ignoto. La sensazione di paura è agghiacciante, un incubo pungente che squarcia la carne portandosi dietro la cruda realtà: la prossima volta che percorrerò questa strada (aerea), salvo non richiesti scherzi del destino, sarà quella decisiva, il momento di congedarsi da questa vita e lasciare dietro di me il ricordo di quel che fu, per reincarnarsi da un’altra parte, ancora una volta. Non è facile accantonare l’Innominabile Realtà nella malefica atmosfera di questo mattino, fatto di troppe voci decisamente italiane che mi circondano su questa panchina. Il nemico o le radici? Il ritorno o l’arrivo? Reset, cervello. Non aiuta, non può aiutare la fredda cornice di un Duty Free, l’emblema internazionalmente riconosciuto di un ambiente sempre uguale, quell’aereoporto che cancella tutta la poesia del viaggiare livellando ogni sperduto angolo del mondo, ogni differenza tra popoli e città. Una semplicità disarmante, partenze e arrivi, Toilettes e Gates, il liquore tipico in bella mostra in vendita. Jack Daniels. Campari. Sono considerazioni di Terzani, e sia chiaro, ma chiunque abbia provato la soddisfazione di risolvere gli anagrammi di orari e destinazioni in lingue e situazioni assurde non può evitare di farle sue.

Alzo gli occhi dal computer, decine e decine di bottiglie in bella mostra davanti a me mi stordiscono in un solo momento. Mi vien da pensare che è pazzesco, che ormai la potenza dell’alcol mi riesce a travolgere senza attraversare i canali più tradizionali, proprio vero che i miei 5 sensi si stanno facendo la guerra e autoelminando.

L’unico pensiero che si affaccia nella mia materia grigia, invece, è tanto inaspettato quanto non gradito. Il futuro. Mesi e mesi di vita alla giornata, quasi “alla nottata”, hanno cancellato il più piccolo tentativo di pianificazione. E invece tra qualche ora si manifesterà la necessità di sistemare un bel po’ di tasselli, tanta roba e poco tempo.

C’est la vie, un viaggio continuo. E allora tanto vale chiudere il computer, alzarsi e ripartire. Tanto, tra non troppi giorni, sarò di nuovo nel mio estatico delirio, e allora incubi e paranoie rimarranno nel Duty Free.


9 Responses

  1. Cournot ha detto:

    Bentornato Signor Bozzolo.

  2. zand ha detto:

    Grazie! Ma tu, che fai tanto il gentleman:

    http://www.flickr.com/photos/
    36776652@N00/331713495/

  3. rumha ha detto:

    ma perchè non mi avevi mai detto prima di sto blog? Sei un animalo.

  4. Cournot ha detto:

    Ah ah ah! Ma dai! Anche il rettangolino a sotolineare il gesto.. comunque l’altro è proprio luca, la memoria non ti ha fregato.

  5. zand ha detto:

    chiaro. Animale…!

  6. stefano ha detto:

    grande!! sei tornato sano e salvo alla fine!! Pure io sono qua in Italy ora.. 🙁
    pekkato ke non hai potuto passare un altro giorno con noi… ci siamo divertiti veramente molto l’altra sera!!!
    P.s. ricordati che se mai avrai un altro aereo da malpensa io e il campari t aspettiamo!!!

  7. zand ha detto:

    Ehilà!! Non me la conti giusta…! Cosa vuol dire che vi siete divertiti MOLTO?!? Ebbravibbravi…
    Chiaro che ti passerò a trovare in quel di Busto. Tu torna a trovarci prima della fine…e non sotto periodi di “invasioni di insetti tricolori”…!
    Domani metto su Zand’s pictures, link a destra, le foto delle serate passate insieme. A presto!

  8. emmanuel ha detto:

    L’alta marea della rete mi ha portato a te, illustre sconosciuto che parli di posti già visti e amati in precedenza.

    Pressochè tutto vero. Complimenti, bel reportage online. Ma quindi, finito?

  9. zand ha detto:

    Grazie, chapeau. No finito…dal 22 lithuania again!

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Diary of a Baltic Man

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