Triennale di Milano

20 Gen

Una tela come una distesa di neve scesa nella notte, da calpestare. Bianca e perfetta, anonima e vuota, sacralità o spazzatura saranno determinati da quel solito cane spietato che è il gioco del destino, e anche un solo scatto d’istinto postrà soffiare alla base di questo effimero castello di carte portandolo direttamente alla spazzatura…

No alla premeditazione, divieto d’accesso per schizzi e progetti, accanimento contro tutti i figli dei classici e le loro tecniche già viste…l’Arte è il momento, il lampo che illumina, l’accanimento di ogni idea contro un foglio di carta o un pannello di legno. Una manifestazione intera di visioni e sensazioni, che poi magari al mattino apparirà come un figlio da ripudiare, mancherà la chimica dentro le vene che tanto faceva sembrare più bello tutto nella notte prima.

Tutto questo era Basquiat, prima graffittaro e poi pittore, prima vittima delle periferie e poi grande artista, in ogni caso capace di regalare in soli 28 anni di vita una visione del mondo alternativa, con i suoi lavori quasi infantili a prima vista e straordinariamente malati sotto l’occhio vigile.

Il modo migliore per rappresentare il mondo. O no?

5 Responses

  1. Just Asta ha detto:

    sì, l’arte è il modo migliore per rappresentare il mio mondo. 🙂

  2. bunja ha detto:

    …e fu così che finalmente mi ricordai cos’era l’immagine del tuo account di sto blog. Non mi osavo chiedertelo..!

  3. zand ha detto:

    + asta
    – bunja

    ;-D

  4. Cournot ha detto:

    Sinceramente io non avevo mai avuto idea di che cosa fosse l’immagine del tuo account…ahhh che brutta cosa l’ignoranza!

  5. zand ha detto:

    Freddi economisti calcolatori vagano in un mondo a loro sconosciuto…!

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Diary of a Baltic Man

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