Krakow: tu chiamale, se vuoi…

29 Gen
E’ una centrifuga impazzita, e in un attimo ti ributta nel bel mezzo della follia.
Un valigione verde shocking, due ragnatele si formano su di lui e fanno capire che è ormai tempo di muoversi.
Hall di aeroporti lontani che ti aspettano, ti regalano ritrovati amici, ti sputano fuori nella follia un’altra volta.

In un attimo son di nuovo parole straniere, pure il passaporto pare presentare un’altra faccia, chiaro il nome è lo stesso, eppure chiunque sa che i nomi sono pure e semplici invenzioni umane, come la matematica.

Un’altra cosa sono le facce, le espressioni, sintomatiche rappresentazioni grafiche di qualcosa che accade piu’ interiormente. Come le emozioni. I nomi sui passaporti dopotutto difficilmente cambieranno, mentre invece l’espressione che lì sopra è stata cambiata difficilmente potrà ripetersi un’altra volta.

Un altro taxi ti rapisce come sempre, un’altra macchinosa sequenza di calcoli mentali che si addentrano, tra virgole e decimali, nei meandri di valute non abituali. E’matematica.
I fanali intanto illuminano materiale che qualche anno prima formavano tutto un altro set cinematografico. Eppure quei cartelli, eppure quei binari di tram, eppure quel fiume che è sempre al suo posto illuminano piu’ dei fanali. Sono, ebbene si, Emozioni.

Davanti a te, una città che si spoglia. Proprio come una consorte annoiata, che da qualche anno ha deciso di cambiare. Di cambiare tutto ma non il nome, guarda un po’, si ritorna al discorso della personalità.

E Cracovia si presenta ai tuoi occhi nuda, pronta ad accoglierti nel suo calore di ritrovato appeal. Se parli con lei non ti serve piu’ il polacco, lei ti capirà comunque. Tu, mentre la ascolti, alzi la testa e provi a cercarle, le tracce di quell’Est così lontano che in realtà è sempre stato parecchio vicino…se ripensi a quel corvo metallico di qualche ora prima ridi, lui che ora la va a trovare ogni giorno partendo da mezza Italia, proprio non può pensare di immaginarla lontana.

Una rappresentazione in miniatura di qualcosa che non troppo lentamente sta avvenendo su larga scala, non solo in Polonia ma in tutte quelle altre sorelle che hanno ripudiato mamma Russia. Ed ora fanno l’occhiolino a chi un tempo le guardava da lontano, bocconi appetitosi per chi ha dato fondo a tutta la cambusa della sua nave, ora che il supermercato sottocasa non riesce piu’ a soddisfarlo. Si può rappresentare il “bocconcino appetitoso” sottoforma di mercati, manodopera, clientela, ma anche amore, sesso, curiosità.

Mentre pensi e ripensi, cammini e ricordi, qualcosa ti investe: è la Realtà, che si presenta sottoforma di una moltitudine di facce e quasi tutte parlano spagnolo…

Vai allora, insegui la realtà, ti regalerà momenti di fuoco talmente incredibili da far scioglier la neve. Ti regalerà tonnellate e tonnellate di materiale mentale da immagazzinare, e tu sai che si fermerà nella tua mente solamente sottoforma di Emozioni.

6 Responses

  1. paolo ha detto:

    zio can però qua mi ometti i dettagli che mi hai raccontato per email… cazzo cosa mi sono perso, una settimana allucinante, e non solo…. Vedere Borja che mena un frocio è uno dei motivi per cui vale la pena avere il dono della vista…

  2. zand ha detto:

    Ben lo sai che per i dettagli bisogna sempre avere la passworld……….!

  3. Anonymous ha detto:

    fratello quale passworld???ci sentiamo su skype!!!

  4. cebeux ha detto:

    Ciao Seux!
    Allora ti sei divertito come sempre a Craqueux!
    Hai incontrato anche un certo nostro amico?! Scherzo!
    sabato è venuto su Alessandro, festa Universiade, casino!
    Sono caduto da in bici, mi sono quasi rotto un gomito!
    cose che succedono!
    Ci sentiamo!
    Paul!
    Ulambator!

  5. Anonymous ha detto:

    …il quasi rotto un braccio significa che è quasi a posto penso.
    Good!!
    ciao
    ale

  6. zand ha detto:

    Aha! Ale ha continuato l’opera di pressione-non-troppo-occulta mentale?? Ha dato un po’ di frutti?
    Paux non si rompe. Mai!

    Ciau Brother! La passworld significa che certe cose, tu lo sai, si raccontano solo agli amici…!

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Diary of a Baltic Man

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