Sociologie della notte

11 Feb

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Il costante vagabondare nella notte di Kaunas mi ha portato, qualche notte fa, negli angoli piu’ remoti di questa citta’ che tante sorprese puo’ offrire, posti visti e rivisti ma mai guardati attentamente, che appaiono in un minuto e fermano il camminano, modificano i piani.       

Ed e’ proprio cosi’, tagliando i -15 gradi tanto annunciati e finalmente arrivati, che la musica ti si pianta nelle orecchie, sale da una finestra a livello-asfalto e in cambio trascina giu’ te stesso, folgorato da quel qualcosa che si cercava ma non in quel momento.

Questione di un attimo e il termometro sale vertiginosamente, di 30 gradi e anche piu’, temperatura inversamente proporzionale all’altitudine, con ogni scalino che ti porta sempre piu’ sotto, luce e suoni a braccetto si espandono, la notte diventa sempre meno notte. O forse sempre piu’ Notte.

Kaunas questa sera offre, a sorpresa, musica live, gia’, proprio quella dolce sensazione di cassa e rullante che si unificano al battito cardiaco troppo deludentemente ambita in questi mesi. Per una volta non consolle ma Stratocaster, non digitale ma maledettamente analogico, poco software e tanta creativitá, fantasia, passione. Il maledetto profumo del palco, condiviso da 3 boybands, uno spostamento bidirezionale tra kilometri e tempo, a ritrovarmi con una birra in mano davanti a uno specchio. Guardo i lituani riempirsi di musica e giá li conosco, loro guardano me e non capiscono, che ci fa un “inglese” li’ in quella cantina dichiaratamente contro ogni norma di sicurezza? 

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Parte il valzer delle conoscenze, il cerimonioso urlare nelle orecchie a due metri da un Marshal per farsi capire, l’osservazione di come tutto sia uguale in ogni angolo del mondo ma non cosi’ simmetricamente uguale. Una serata rock-punk-raggae a maggioranza femminile a Cuneo o Genova non mi ricordo di averla vista. Concerti che iniziano alle 8 per finire prima di mezzanotte, va detto, nemmeno.

Quando il mixer si spegne, quindi, saluto e me ne vado, un’altra volta ancora, verso lidi giá conosciuti, questa volta Kaunas non mi interromperá piu’. Discoteche che ormai mi chiamano per nome e di cui non posso fare a meno, incredibile come fugga da questi locali in Italia e come invece mi rapiscano qua.

Con me, ci sono 3 o 4 nuovi Erasmus, personaggi che si catalogano come Interessanti prima ancora di averne memorizzato il nome. Destinati a diventare molto piu’ di un ricordo dei tempi dell’Erasmus. E’ la loro prima volta in quel locale leggermente periferico, li guardo compiaciutamente divertito. Impazziscono, non ci credono, tutti si avvicinano per ripetermi le stesse frasi, magari in lingue diverse.

Mi ritrovo un’altra volta davanti a uno specchio.

5 Responses

  1. Nyx ha detto:

    hey ciao! c’è la mia casella e-mail ke manda solo i messaggi ke vuole lei…t è arrivata la mia mail lunghissima di un pò + di una settimana fà? è x sapere se anke la tua mail si è persa con le altre…forti le notti di kaunas!…ciao!

  2. asta tosta ha detto:

    sto andando a recuperare la tua borsa….qualche giorno l’avrai lì…. ho anche trovato un libro sulla mongolia scritto da un cuneese…..strano? era più strano un libro su cuneo scritto da un mongolo, penso…

  3. baltic man ha detto:

    @ Nyx: l’ho vista! Il problema non è tuo ma mio questa volta, ho fatto un casino, domani ti rispondo per bene e ti faccio gli auguri x il compleanno.

    @ il fantomatico Asta Tosta: …che storia. portalo quel libro!

  4. testa tosta ha detto:

    ok, insieme ad altri libri…. se ti porto la biografia del “che” ti interessa (un 800 pagine però molto interessante)?

  5. baltic man ha detto:

    già letta.

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Diary of a Baltic Man

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