L’emozione arriva diretta, passo dopo passo, mentre i piedi avanzano sulle pietre millenarie della Grande Muraglia, 500 kg di grandezza per sempre incastonate l’un con l’altra, testimonianza ancora attuale di quello che l’Impero dei Mandarini fu, di quello che l’uomo in generale, di ogni razza e storia, e’ stato capace di creare nel corso dei tempi.

5.760 kilometri senza quasi mai attraversare tratti di pianura, un milione e forse piu’ di sacrifici umani ancora intrappolati (dice la leggenda) tra le pietre, 2000 anni di storia passando tra tutte le varie dinastie dagli occhi a mandorla, infiniti antri di guardia ancora in piedi lungo il serpente.

Uno spettacolo, reso ancor piu’ tale dal fatto di esserci arrivati attraverso una zona marginale, secondaria, evitando le zone ricostruite e i bus-navetta che ne fanno uno dei luoghi piu’ visitati e cartolinati del mondo. Allucinante guardarla dal basso, allucinante scoprire ad ogni torretta sulla cima la striscia di pietra che si stende su nuove valli, in un’infinita corsa contro lo spazio fisico.

Poi si torna giu’, si guarda un’ultima volta verso gli spartiacque di montagne tutte uguali, ci si perde con lo sguardo rassegnati fino a sentirsi piccoli, piccoli, piccoli.

This entry was posted on sabato, aprile 7th, 2007 at 1:40 pm and is filed under Viaggi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.