Aprile ad Est

29 Apr

Sono i giorni piu’ confusi, quelli che ricoprono tutto di una patina agrodolce con un incredibile potere di alterare i sapori, quelli che tracciano confini troppo difficili da definire. I giorni finali.

Risplende finalmente il sole su Nevsky Prospekt, per gli ultimi passi a 3 di un mese esatto di cammino, lasciando il tempo a riflessioni e paranoie confuse con i neuroni inebriati di strade, cose assurde viste e fatte, posti virtuali, Asia, persone incontrate vissute e salutate, tutto. I neuroni inebriati di tutto.

Intorno, dappertutto, il grandioso scenario di San Pietroburgo, citta’ giovane e pericolosamente bella, base di sviluppo di progetti per viverla ancora in un futuro lontano che scavalcano la linea tra fantascienza e realta’, con inevitabili ricordi futuri dei tempi attuali, piu concreti, vissuti sotto il guscio di una simpatica famiglia russa che travolge a colpi di cibo, drink e ospitalita’… degna sigla finale del Maestro.

Tempo di tornare indietro, di salutare il profondo Est e il mondo sotterraneo che ne disegna l’irresistibile fascino e tornare verso il punto interrogativo lituano, con una tappa tra i casini di Tallinn perche’ no, ma comunque con la bussola orientata, per la prima volta, verso una direzione precisa. Almeno geograficamente.

Tempo di riprendere l’autobus che aveva lasciato universita’ e responsabilita’ (minimali, ma comunque c’erano) dietro il finestrino, senza sapere come la metamorfosi del tempo avra’ trasformato tutto…

Tempo, non il primo ma nemmeno l’ultimo, di salutare il compare storico di tutti i viaggi piu belli, per progressione logica quindi il compare dei giorni piu’ belli, per prendere ancora una volta vie diverse che porteranno inevitabilmente allo stesso obiettivo, a studiare cioe’ un altro modo per intersecarsi un’altra volta, in quale angolo di globo non ha di per se’ importanza. Basta un punto d’appoggio, una bottiglia di birra e un’eliminazione totale di qualsiasi filtro per creare milioni di parole che riescono a dare un senso anche alla citta’ piu’ grigia di qualsiasi mondo.

Ho dato un’occhiata alla roba accumulata per l’intera area della stanza prima, come magliette libri di Mao incensi monete Kamasutra di ossa di cammello mongolo manifesti di propaganda te’ del deserto libri e altre assurdita’ che si sono aggiunte durante il cammino riusciranno a entrarci dentro proprio non riesco a immaginarlo. Ho dato un’occhiata alle centinaia di foto moltiplicate per tre, ai nastri della telecamera e l’impressione e’ stata buona.

Tutto il resto, tutto quello che conta veramente, non si esprime in materia o parole ma e’ la vera essenza di questo Aprile ad Est.

7 Responses

  1. Mauro ha detto:

    Aver mancato il tuo blog per così tanto tempo quasi mi fa più rabbia di non essere riuscito a venire con voi! Deformazioni sedentarie.
    Con i tuoi scritti che profumano di avventura, respiro quella percentuale di ossigeno che tiene vivo il mio cervello.
    Stai tirando su un blog con le palle, devo ricordarmi di chiederti cosa vuoi fare da grande, sono proprio curioso!
    Qualche saluto dal solito e monotono Aprile ad Ovest, passato tra allergie e campi di prigionia volontaria. Ecco dove passo praticamente tutte le mie giornate: http://www.campus-savona.it/

    Ci sentiamo presto Sandro.

  2. Cournot ha detto:

    Ah ah.. davvero avevi pensato di venirci?
    Si io vado a suonare..sarà un macello incredibile, si arriva praticamente solo in treno perchè la macchina te la fanno posare a kilometri di distanza e immagino come saranno i treni…
    Dai non stare troppo a rimuginare su quali foto tenere e quali no, anzi tu mettile tutte su flickr poi noi assidui frequentatori del tuo blog provvederemo a votarle, 2 foto in nomination a settimana e una la si cancella!(tristina come cosa lo so…)
    Anch’ io come mauro qui sopra sono curioso di chiederti cosa farai da grande..
    Secondo me i tuoi progetti sono di vincere al superenalotto ora che ci sono una fraccata di milioni e viaggiare a destra e a sinistra per i prossimi 50 anni…

  3. Leuniju ha detto:

    Non vedo l’ora di rivederti! Ben tornato a “casa”!!!

  4. baltic man ha detto:

    Ah vorrei saperlo anche io…! Per il momento non ci penso come forse il 66 percento della gente qui sopra (salvo il cournot…)
    Mauro se esattamente dove vivevo io l’anno scorso! Chiedi a Leuniju per conferma! Com’e’ l’aria del svonnese?!?
    Tallinn neve e freddo.

    A presto!

  5. Mau ha detto:

    Bella storia, infatti come vicini di camera ho dei ragazzi di scidecom. Beh così magari mi consigli qualche localino dove mangiare una farinata decente. Sono qui da più di un mese e sono uscito pochissimo. Qui è ventoso e c’è un sole estivo mentre in Piemonte piove. Ma io non gioisco, starnutendo ogni 3-4 minuti causa allergia. Ho bisogno di neve e dei suoi coriandoli bianchi… postaci qualche foto! Si citava flickr… mi posti il tuo account?
    Ciauz!

  6. the worst lady ha detto:

    nn cè stato giorno che nn ti ho pensato almeno una volta al giorno.. non cè stata persona a cui nn abbia raccontato di te.. ora posso dire che hai occupato un posto importante nella mia vita… io passerò il maggio e a seguire a Nord e in giro per il mondo… dopo quasi un mese passato a genova…andrò a lavorare sulle navi da crociera… destinazione Islanda e Capo Nord, si parte sabato… e poi chissà per dove…
    t abbraccio forte compagno di vita
    PS. Stanotte t ho sognato!!!!!!!

  7. baltic man ha detto:

    Quando dicevo che doriana era la migliore avevo ragione…minchia che storia!! A nord…ma allora ti sei fissata.
    Pero’ aspetta un attimo…perche’ alla fine non sei a barcelona?? Scrivimi e spiegami tutto. In Asia mi giungevano voci di te a genova, ma pensavo che il vento degli Urali avesse cambiato le notizie.
    Comunque, mi ricordo te nel salotto tra arghile’ e birre (vedessi com’e’ cambiato, con Cezar! Ma arghile’ e birre ci sono sempre. Con te era comunque migliore.), dicevo mi ricordo di te con frasi tipo “ceeeeee…….mai piu’ a meno 15!!” e adesso mi dici che te ne vai in ISLANDA e CAPO NORD!
    Sei veramente, veramente la migliore. Grazie di sognarmi!

    @ MAU:
    Eh l’ambiente del campus….! Ti darei volentieri qualche contatto ma i due migliori sono uno a lisbona e l’altro a Madrid. Ma ti invio via mail indirizzi di gentaglia simpatica. Panissa?? prendi via Paleocapa partendo dal Porto, dopo qualche centinaio di metri sulla sx c’e’ una chiesa e un cantiere (probabilmente eterno), pigli il vicolo che parte da li e finisci nel Regno della Panissa.

Leave a Reply

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


Ricerca personalizzata