Archive for maggio, 2007

Sospeso tra due mondi


11 Mag

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Da una parte c’e’ l’evanescente universo di quello che e’ oggi. E cioe’ una vita fatta di programmi con scadenza oraria, di ritmi e velocita’ diametralmente opposte alla luce del giorno e della notte, di Lituania che diventa verde e calda, ancora piu calda, troppo piu’ calda per riuscire a come andarsene. Fatta di chorizo spagnolo e autobus, di pizze con la salsa assurda, di giochi e intrighi degni del Decameron, di viaggi mentali tentati in altre lingue. Tra follia e poesia. Di amici e facce (tante facce), universita’ di cioccolato e frutta candita, colazioni a Svyturys e tarallucci, litas e centesimi di litas, mondi immensi che spariscono all’alba.

Dell’altro mondo, quello lontano ma sempre piu vicino, che chiama. Appare nelle lucine arancioni nella parte bassa di uno schermo, sottoforma di relazioni faccia a faccia via Skype. Nelle mail degli amici, in quelle dei non-amici ma vanno lette lo stesso, nei calendari alle pagine “luglio-agosto-eccetera”. Nei vari “ti aspetto”, “quando torni”, “il 28 luglio ci sarebbe…”. Nelle case da affittare e lavori da trovare. Nell’accorgersi che se ne fa anche volentieri a meno di tutto, almeno di tutto tranne che degli amici.

Non e’ una bella condizione l’essere sospeso tra due mondi, ma ha i suoi lati positivi. Permette di giocare, di avere una via di fuga, di immaginare e distruggere cocktail. Di mischiarli tra loro, o di crearne un terzo.

Cose belle


08 Mag

Sabato, Music in the Street a Vilnius, spettacolo di artisti di strada in ogni dove, con semplici chitarre, o sofisticate assurdita’ sonore. Vagabondando accompagnato solo da una Svyturys, passo dalle parti della Cattedrale quando noto un buon numero di gente a capannello. Noto poi anche gentaglia varia che improvvisa con un buon numero di strumenti e mi aggiungo alla marmaglia, prima con un simpatico djambee’ poi con un pianofortino elettronico di cui sono stato gentilmente dotato, forse per farmi smettere col bongo. Scorre il tempo, scorrono le canzoni, scorre e si ferma sempre piu’ gente fino a quando mi incuriosisco per l’interesse che suscita il batterista vicino a me: non sono poche le giovincelle che chiedono una foto con lui.

Cosi’, dopo due ore passate a suonare mangiare e bere con lui, ho realizzato di essere col piu’ famoso musicista lituano.

Segnalazione: Pries parskrendant i zeme, visto oggi al cinema, e’ il primo film della storia lituana a vincere premiriconoscimenticandidature un po’ in tutto il mondo, da Cannes a Berlino e festival vari. Documentario piu’ che film, girato con i bambini leucemici dell’ospedale di Vilnius. Good job.

Riflessioni varie e legittime dopo 34 giorni di viaggio ad Oriente


04 Mag

…perchè alla fine si, nonostante sia di nuovo Lituania da tre giorni ormai (una notte si è ancora aggiunta al conto totale, in Estonia), la mente è ancora da quelle parti, e milioni di risposte ad altrettante domande non fanno altro che alimentare il ricordo. E quindi… 1 – La Russia (e soprattutto i russi) è veramente una chimera nella percezione della gente, da quelle terre che dopotutto una volta erano Russia (Lituania, ad esempio) fino alla lontana Italia: casini vari, furti, corruzione, alcolismo, muri di silenzio sono i pericoli di cui chiunque si prepari a raggiungerla viene avvisato.Per poi trovarsi, invece, di fronte a persone stupende e socievolissime, che ospitano in casa perfetti sconosciuti (è successo più di una volta) o regalano aiuto peraltro non richiesto, chiedendo mezzegiornate di ferie, a chi fa casini con visti, passaporti e voli.

2 – Discorso a parte per l’altrettanto famosa Burocrazia russa. Quella viene invece descritta con toni fiabeschi, in confronto a quello che aspetta il coraggioso ed enigmatico anonimo avventore di uffici ex-sovietici.

3 – Per evitare i due anni di servizio militare obbligatori nell’ex Armata Rossa, bastano 3000 $. Voci segnalano un 90% di disertori, lo stipendio degli ufficiali dell’esercito non deve essere male.

4 – Peggio invece per gli israeliani, e soprattutto le israeliane: tre anni nel simpatico mondo militare per i ragazzi, due per il “gentil sesso”. A volte non è male essere italiani.

5 – I Russi pensano che gli Italiani festeggino il capodanno tirando cose giù dalle finestre. Quante cose si imparano viaggiando.

6 – In China hanno autobus coi letti. Ed è questo l’unico segno di maggior-progresso che ho visto nella nuova “superpotenza mondiale”.

7 – Gli americani non sono particolarmente apprezzati nemmeno da quelle parti. Comprensibile, dopotutto…

8 – Sempre in Cina, nessuno parla inglese. Saranno i primi giochi olimpici in un idioma incomprensibile.

9 – In Mongolia tutto si chiama Gengis Khan. Dalla miglior vodka alle discoteche, dagli hotel ai gruppi rock. Dal più spietato condottiero del passato è disceso il più pacifico popolo del mondo attuale. Segnali di sviluppo umano.

10 – In Inghilterra, o Australia, o Nuova Zelanda i ragazzi dopo le superiori si concedono un anno sabbatico in giro per il mondo. Un londinese a zaino in spalla in Asia da due anni, classe 1987, mi ha confessato di essere stato quasi obbligato dal padre. Da noi si le due settimane estive di discoteche e carnaio ligure o romagnolo continuano ad essere sogni ambiti.

11 – Le barzellette del tipo “su un aereo ci sono un italiano, un francese e…”sono sicuramente nate dopo un viaggio “a sangue misto”.

12  – Continuo ancora a non capire cosa si portino dietro i cinesi in tutte quelle scatole sul Transiberiano.

13 – “Tallinn conta un milione e trecentomila abitanti”, dice la guida. L’altro giorno erano sicuramente tutti in ferie. O chiusi in casa dopo gli scontri…

14 – “Putin” e “Democrazia” è un accostamento che sta in piedi come “Sanremo” e “Musica”. C’e’ chi ci crede.

15 – Il latte di cammello è salato.

16 – La Yakutia non esiste solo sul Risiko. Qualcuno ci abita anche, e passa il tempo a caccia e pesca. In mezzo a natura selvaggia e scorie nucleari.

17 – La frase del viaggio. Discutendo di turismo, guerra e mondo in generale con Andry from Yakutia, davanti a numerosi alcolici, Alessandro: “Spiegami perchè io e te possiamo stare qua insieme a ubriacarci insieme quando mio nonno e tuo nonno stavano qua a  spararsi”.  Chapeau.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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