Archive for agosto, 2007

Lotta implacabile


30 Ago

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Abusi edilizi più o meno appariscenti, sciopero fiscale attuato da molto tempo più addietro rispetto alle proposte del Bossi, cucine di ristoranti adibiti a camere da letto per gli egiziani sottopagati che vi lavorano una ventina di ore al giorno. E lavoro nero, e cocaina come rito, come l’ammazzacaffè.

Cose di un’altra estate in Liguria.

Eppure, implacabile, c’è un fiero comandante della Guardia di Finanza, ricco di malcelata soddisfazione: lo spattugliamento notturno straordinario delle scorse notti ha dato i suoi frutti: 12 asciugamani e 8 sedie sdraio sono state sequestrate ai furbetti che di notte si assicuravano un posto in prima fila sul bagnasciuga del mattino.

World on the road, italiots on the beach


23 Ago

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Questo è Matt. Inglese, classe 1987, è una di quelle conoscenze che si fanno solo viaggiando, e che testimoniano proprio perchè valga la pena viaggiare.

Matt, in particolare, saltò fuori in un giorno di aprile, da un pulmino piùchesovietico vagante nei deserti parafantastici della Mongolia. Passammo una notte e un giorno insieme. Poi, scomparse con una tenda e un sacco di commestibilità: voleva stare da solo, ancora più solo, nonostante fosse già nel luogo decisamente meno affollato del mondo.

Matt riapparve, in un pomeriggio di fine maggio, a Kaunas. Il suo viaggio biennale che dalla Nuova Zelanda lo stava riportando a Londra, tra autostop e autobus inimmaginabili, stava finendo, e l’università lo stava aspettando. Doveva passare solo una notte in Lituania, si fermò una settimana, poi qualcuno lo caricò fino a Berlino. E Matt, i tuoi genitori? “Ah, non li vedo da due anni. Finite le superiori mi hanno detto: Vai“.

Ripenso a lui, e a tutti quelli come lui, quando guardo i suoi (i miei) coetanei che affollano la costa ligure. Quando li vedo bullarsi con un mohito privo di rhum che è costato loro quanto una giornata indiana a Matt. Quando li intravedo ballare con ragazze di plastica assoldate dalle discotechelle locali. Ma è soprattutto quando li sento parlare di Saint-Tropez e Ibiza, che ripenso alla Cambogia e alla campagna cinese di Matt.

Non riesco a capire perchè gli occhi italiani si sgranino di allucinato stupore al racconto di quelli come Matt. Perchè il mondo, davvero, ne è pieno.

L’altro giorno ho dato un passaggio a due autostoppisti ceki, non ce la facevano più. Lentamente attraversavano così il Sud – Europa. Mi hanno detto: “solo adesso capiamo davvero perchè a Praga si ride così tanto degli italiani“.

Destinazione Marsiglia


19 Ago

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Di colpo, senza preavviso. Una macchina italospagnola arrivava da Padova e andava a Marsiglia, logico saltarci su.

Ed è così che i giorni di ferragosto hanno riunito stretto il loro nodo su strade perse in altre direzioni, nel baricentro perfetto di una villa con piscina nella Francia del Sud, Cote d’Azur per i palati chic.

Bello ritrovare reduci della Guerra di Lituania poco più di un mese dalla sua conclusione. Bello, molto bello farlo d’improvviso, con un’ipotesi che diventa priorità assoluta e si concretizza.

E poi, poi è logico che finisca così, tra damigiane di Martini e grigliate, stronzate poliglotte e gatti tuffatori.

Marsiglia, invece, è una città sporca. Posti dove la quantità d’immigrati non è concepibile nemmeno dall’acida telefonatrice da Bergamo che troppo frequentemente incontro sulle frequenze di RadioPadania durante annoiati zapping radiofonici.  Il duro onere che fa da contraltare agli onori del porto più grande del Mediterraneo. Si dice che sia un po’ Napoli e un po’ Genova: probabilmente è solo Marsiglia.

Intrecci italituani a Mondovì


12 Ago

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Il fratello d’America


09 Ago

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Vaga in queste ore nei cieli sopra l’oceano il mio fratello, destinazione Houston, sola andata perchè il ritorno sarà tra un anno.

Grandi analogie con il sottoscritto e la partenza nel buio di un anno fa: stessa non-conoscenza dell’inglese, stesso spirito, stessa allergie al normale milione di raccomandazioni materne, perfino stessa valigiona verde shoking.

Che se la passi bene. Che approfitti di essere in Texas per imparare l’inglese e lo spagnolo. Che stia attento alle sedie elettriche e ai 42 gradi che popolano quelle parti. Che apra un blog. E che quando un giorno arriverà, poi riparta ancora.

Proprio lì, dietro l’angolo


08 Ago

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Si, effettivamente è lì dietro. Osteggiata inesplorata sfottuta e dimenticata ma è proprio lì, dietro l’angolo, minuti più che ore di macchina per arrivare in uno dei sei angoli dell’Exagone, patria di “cuginastri” nazionalmente definiti – fenomenologie delle potenti interrelazioni sportive.

Eppure, dopo tanto viaggiare, dopo inseguire fotografie e immagazzinare sapori a destra e manca (soprattutto a destra, guardando la cartina), riscoprire l’esotico-casalingo è un piacere da concedersi.

E’ così un’altro giro di giostra nel budello di Nizza, tra gli yacht di Montecarlo, nella sconosciuta St. Paul de Vence. Dopotutto bastano una macchina (anche con 222.000 km, ce n’est pas un problèm), tanta bella musica e una compagna di viaggio (viaggio inteso come “not all-inclusive“) ed è subito belle vie.

Dai che un giro di là dalle Alpi ogni tanto ci sta. E per la prima volta, incredibile ma vero, si risparmia anche sul pieno.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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