Sgomento e fuga

11 Set

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Eri bella, e lo sapevi. Ma non bella per i tuoi balissimi orpelli di modello-carino-socialmente-impostato, uno strano gioco piuttosto rendeva irresistibile ai miei occhi proprio tutto quello che a te, probabilmente, non piaceva. Lasciandoti con l’ignara sicurezza mentale che uno specchio, ereditato da quella matrigna là delle fiabe, ti celebrava al primo sole.

Ti ho rivista, l’altra sera. Io sono stato tantissime settimane in giro e tu sei arrivata ai tuoi 19 anni.

Ti ho rivista dopo tanto tempo e in un attimo ho capito che no, non avrei mai potuto vincere contro quel tarlo attaccato alla tua carne che ti possiede ti resetta e ti strangola, malattia incurabile radicata dentro di te che sfocierà nella laguna dei tuoi sogni di Ragazza di Provincia.

In un attimo ho capito che non arriverai mai in un prisma grigionerocolorato della città, mai giocherai a fare l’universitaria, che non proverai mai a guardar più in là delle colline fino al mare, e poi più in là del mare fino alle prossime colline. Non dormiremo mai su una spiaggia lontana, e nemmeno ci ubriacheremo in un treno diretto verso il Mattino, non posso nemmeno sognare di sognare con te ballando in cima al Mondo per una notte perchè tu, di arrivare fin lassù, avrai paura di provarci.

5 Responses

  1. Henry ha detto:

    Capisco a 30 anni, ma che a 19 anni ci sia ancora gente così radicata nel piccolo borgo fa pensare…
    …io a quell’età avevo solo un imperativo:
    Viaggiare, fare Esperienza!

    (Non che oggi le cose siano cambiate molto eh… 😉 )

  2. baltic man ha detto:

    “…a mille km di curve dalla vita…!”

    Era una canzone di qualcuno, non so piu chi…

  3. tuo nonno ha detto:

    …come se a trentanni diventassi rincoglionito automaticamente….stereotipi del cazzo.

  4. baltic man ha detto:

    Henry, questo è vero.

  5. Henry ha detto:

    Questo qui che si è firmato tuo nonno non so nemmeno chi sia…
    …chiunque sia, comunque, mi ha evidentemente frainteso.
    Punto primo: non ho detto che a 30 anni uno debba invecchiare di colpo, ho solo detto che un comportamento un po’ più seduto e tranquillo è più comprensibile su un 30enne che non su un 19 enne.
    Se io dico che è più comprensibile che a Helsinki faccia freddo, rispetto che Roma, non vuol dire che a Helsinki debba per forza fare sempre freddo.
    Punto secondo: nel mio primo commento c’era anche scritto che: (Non che oggi le cose siano cambiate molto eh… )
    il che lascia sottintendere che, anche vicini ai 30, si può godere di quello spirito giovane e frizzante tipico dei 19.

    Ho già scritto anche troppo. 🙂

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Diary of a Baltic Man

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