Tra “ascoltare” e “sentire”

13 Set

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C’è Rainbow in the dark, prodotto synth-esoterico di quella roba strana che usciva da quell’altra roba strana che erano gli anni ’80: voci graffiate al cielo sparate da capelli rigorosamente lunghi, tastiere dai riff improbabili e quasi sempre elementari ma proprio per questo geniali, presenze sceniche al limite dei limiti ma intuizioni rock, quelle intuizioni rock, putroppo rimaste per sempre laggiù, negli anni Ottanta.

C’è Michele Salvemini alias Caparezza, uno dei pochi Artisti che riescano a bucare la Prime Line musicale italiana; paroliere da capogiro che ultimamente ha mantenuto fede alle sue parole (“più Stratocaster e meno Dj”) per la sua musica. Impressionanti le rime di molti suoi testi, si consiglia ai non aggiornati di provvedere subito, incominciando da qui.

C’è una rock-band, che vidi per la prima volta anni luce fa, quando in Italia non li conosceva nessuno. Adesso, che tutto il mondo parla di loro e che hanno inaugurato lo stadio di Wembley, mi consolo riascoltando chicche preziose di queste tre genialità poliedriche contemporanee.

Ci sono tre ragazzi morti, e per di più allegri, che da Pordenone girano l’Italia da un decennio in furgoncino, larve attivissime di quello straordinario mondo che è l’underground. Uomo non trascurabile “El senor Tofo”, non solo cantante non solo chitarrista ma soprattutto pregevole fumettista.

Ci sono gruppi come i Rage Against The Machine,  precursori di una rivoluzione della “sezione ritmica” che ha ispirato poi molti altri, e che ancora adesso esprimono “ancora di più“.

C’è Elio con le sue Storie Tese, un qualcosa d’inesprimibile, non solo anarchia totale nelle parole ma anche perfetti esecutori. Il meglio disponibile nella Terra dei Cachi.

Ci sarà per sempre James Brown, con tutto il suo esercito di musicanti neri, gente veramente diversa, ma diversa da ogni altro musicista. Energia delirio armonia individualità.

C’è Sergio Cammariere, e cioè dove tutta una musica e una voce chiudono il loro ciclo, fondendosi in mondi astratti immensi dove le regole non esistono più…

C’erano, ci sono e ci saranno per sempre i Toto, dove nemmeno la scomparsa di un Metronomo Umano come Jeff Porcaro ha potuto fermare il clock: Quattro colpi di bacchetta magica ed è Simon Phillips.

Ci sono, camaleontici, GiovanniLindoFerretti e i suoi mille progetti musicali, espressione di una notevole capacità di rinnovamento e cambi drastici (sonori e ideologici) che fanno dei CCCP-CSI-PGR un termometro sempre attivo della situazione musicale italiano.

Ci sono loro e ce ne sono a migliaia anche di altri, tra il classico e le avanguardie, tra gli amplificatori e gli ottoni, tra gli elettronici e i percussionisti. Possibile che radio e televisioni varie debbano trasmettere Meneguzzi Timberleik Pezzali Imbruglia e, soprattutto, quella degli ombrelli??

4 Responses

  1. Dolores ha detto:

    Ciao Baltic Man! (l’esperienza Erasmus ti ha cambiato – in senso buono – ed è quindi impossibile chiamarti col tuo nome di battesimo anche se Sandrun mi piace un casino…).
    Finalmente sento qualcuno dire che i programmi musicali in tv e le radio non sono più degni di essere chiamati tali! Passano in continuazione le stesse canzonette (c’è sì quella degli ombrelli, ma che mi dici dei “monsoni”? – pezzo a chitarra distorta, non un assolo…non uno stacco di batteria). Chi si ferma ad Mtv, All music, … è finito…che stimoli può ricevere? come dici tu Man, può solo “sentire”, non ASCOLTARE! e si rinuncia così alle emozioni che la musica (quella suonata come si deve) può trasmettere, agli stimoli a produrne di nuova o a “vivere” (ed è il mio come il tuo caso) quella già esistente!
    Ci si sente presto…

    Dolores

  2. baltic man ha detto:

    Purtroppo è così già da anni mi sa….

    Condivido logicamente in pieno tutto quello che dici.

    Nonostante internet, nonostante ormai chiunque possa scaricarsi chiunque dalla rete, il livello generale è spaventoso….

    Che altro dire? Ci si becca presto (x suonare!)

  3. Cournot ha detto:

    Sigh… a me piace tanto Pezzali…

  4. luka ha detto:

    Io aggiungerei anche, tra gli italiani, gente come i Ladri di Biciclette o gli Africa Unite, o uno “scovatore di talenti” e talento di per sè come Giorgio Canali.
    Tra gli stranieri, Living Colour, Dream Theater, la splendida Anouk, i P.O.D……..

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Diary of a Baltic Man

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