Aqui´ Estoy

20 Feb

Non sarebbe nemmeno male, in principio teorico, la cosa. Vivere con gli autoctoni e´ sempre il modo migliore per aprire le porte su un luogo-X. La complicazione, si badi bene, e´ vivere in questa famiglia colombiana. Con questi coinquilini.La prova scientifica che qua si dice il vero dovrebbe essere chiara a tutti gia dal momento dell´analisi della situazione: mi trovo in uno sgabuzzino di 2metriquadri2, con un minuscolo finestrino che lascia filtrare aria calda per tirar dentro aria afosa e salsa, a tentare di scrivere il mio bravo post con un mac in tedeßco mentre coinquilini vari in posizioni acrobatiche chiamano amori e dolori vari sparsi per l´Europa. Li guardo e mi immagino una connessione a onde mentali stile yoga, piu che una chiamataSkype. Il problema di fondo e´ che le 3 velocissime reti satellitari promesse si siano poi rilevate un molto corto cavo portatore di molto lento internet tradizionale. Inutile tentare una reclamazione, per tutta risposta si ricerebbero in aggiornato elenco tutte le disgrazie impreviste che negli ultimi secoli si sono abbattute sulla famiglia, impenendo il gia programmato acquisto di un ruter (in colombia tutto si chiama come si pronuncia, quando e´ inglese. Ruter. Futbol. Beisbol) che, per carita´, con un contributo di Ustedes (voialtri, benvenuti europei) si potrebbe anche comprare.Ci si trova cosi in una sottile battaglia per la supremazia territoriale casalinga tra fazioni pluridivise, europei-colombiani, uomini-donne, eccetera. Giä, perche´ la famiglia colombiana (e qua probabilmente generalizzo un tantino) e´ alquanto spesso composta da madre ± figli, e a chi si chiede dove siano i mariti la risposta di Leo rimane – per adesso – la piu plausibile: fanno i taxisti (40.000 nella sola Barranquilla).Interessanti sono anche le attivita´di svago che si portano avanti nella Baracca, che vanno dal guardare la televisione allo stare a letto, con punte di esaltazione quando le cose coincidono, pero´sempre con volumi di musica adeguato. Giusto poi aggiungere, e´par condition, che l´ appeal della “figura paterna tipo” non e´ nemmeno quella ipoteticamente svolta dai suddetti 3 europei.I quali, a questo punto vanno descritti: oltre al Baltic Man, popola questa casa il braccio destro del Baltic Man, personaggione noto ai piu´, che gia´ aveva condiviso con il Nostro ragguardevoli avventure nella triste Savona. Leo svolge funzioni indispensabili per l´armonia della casa, che raggiungono il loro estremo nelle cosiddette “ore del riposo”. (ndr: mantenersi sul vago e´ d´obbligo, abbiamo appena scoperto che il padre del Leo onora queste pagine).Tipico caso di cilindro estratto dal cappello, l´arrivo del germanspagnolo Mateo ha allargato i confini della collaudata coppia, mostrando fin dall´inizio i tipici casi di intesa plurima e duratura. Tutto questo all´interno delle solite barriere linguistiche, lo spagnolo di un tedesco e´paragonabile approssimativamente al lituano di un italiano.Le prevedibili, eterne diatribe sulle abitutini alimentari logicamente si ripetono anche in questa circostanza; non riguardano tuttavia piu di tanto il gusto quanto le dosi, e se la cucina colombiana e´ sicuramente piacevole lo stesso non si puo´ dire a proposito delle quantita´ (non pensare di ostentare malcontento, per tutta risposta riceveresti l´aggiornato elenco di tutte le tragedie che nelle ultime stagioni di pioggia si sono abbattute sulla casa, ma se “comprate i mangos io ve li cucino”).No, e´ una cosa divertente, davvero. Che poi quando si viaggia tutto passa in secondo piano, le sorprese multiculturali la fanno da padrone e perfino l´acqua calda nella doccia ormai dimenticata passa in secondo piano.Che me ne farei poi dell´ acqua calda in Colombia?

10 Responses

  1. Doppiafila ha detto:

    He he he (o je je je, per essere in linea col contenuto….). Incredibile! Ed io che m’immaginavo ti collegassi da un’enorme stanza in una casona coloniale, con vista al mare e bevanda ghiacciata… 😉
    Saluti, Doppiafila

  2. Cournot ha detto:

    c’ho che mi inquieta è: se tu ti ostini a scirvere da li, all’università devi pedalare mentre scrivi per produrre energia elettrica?

  3. Il Babbo ha detto:

    Noto che il post risente dell’ambiente afoso… è un pò opaco nella prosa (cioè il concetto non è espresso in modo diretto…cosa fa il Leo?)… a proposito che risultato dà madre- figli?
    Gli affezionati lettori attendono ora commenti sull’Ateneo del norte…anche l’istruzione fa parte della “coreografia” del paese…

  4. Cournot ha detto:

    Sempre che ci siate già entrati in Ateneo…Disgraziati!

  5. Baltic Man ha detto:

    Perbacco quanta mala fede.
    Scrivo giusto adesso dall’ateneo!

    Ma un post necessita d’ispirazione.

    Per quanto riguarda la megavilla coloniale – ci stiamo attrezzando…!

  6. Henry ha detto:

    Riassunto in poche parole:
    “Si prevede una gustosa permanenza, ci sono tutti gli ingredienti giusti”.
    (In ultimo, anche un Mac.) 😉

  7. Nyx ha detto:

    Ciao Baltic!!! 6 troppo forte…! pagherei x vedervi… dovresti mettere una webcam…Ah,ah! 😉

  8. Cournot ha detto:

    Aggiungo il mio voto per la webcam

  9. Baltic Man ha detto:

    ¿¿”Pagherei per vedervi”??
    Ah-ah-ah attenzione…!

  10. Nyx ha detto:

    attenzione?? xkè?!
    potremmo fare una colletta…. VOGLIAMO LA WEBCAM!!!

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Diary of a Baltic Man

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