Dal Museo d’Antioquia di Medellin.
Make rock don’t make the war
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Mar
Baltic Man | marzo 26th,2008 | Colombia, Musica | 5 comments
Dal Museo d’Antioquia di Medellin.
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Real Eyes. Real Lies. Realize.
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Di sicuro impatto…invece di sparare proiettili spara note…i proiettili veicolano sicura morte… le note uniscono gli amanti del genere musicale che esse esprimono ed accompagnano i più svariati messaggi.
Le note per propagarsi modellano il mezzo e, come la parola, possono penetrare fin nel più profondo dell’anima…e poi dicono che la musica non è violenta…..
Quante cose può suggerire una foto…
Credo che la musica possa anche essere violenta. Debba anche, a volte, essere violenta.
E’ una forma innocua di scaricare “il tutto”, no?
Musica: strumento capace di muovere masse di gente, smuovere emozioni, ricordi, profumi,amori,raccontare storie, considerata dopping se ascoltata durante attivita’ fisica, vibra nell’aria e nello stomaco, capace solo di regalare gioia, allegria e a volte malinconia.E’ un’arma micidiale ma che non fa male mi viene in mente un verso degli anni dei Figli dei Fiori ” Mettete dei fiori nei vostri cannoni”…..ma l’elenco su sto’ argomento offre grandi capolavori che gia’ conosci quindi non sto’ ad elencare. Io mi sono avvicinata a questo mondo grazie al mio insegnante di tastiera il mitico Tarone e quando mi devo sfogare mi chiudo in camera e io e i tasti diventiamo uno lo strumento dell’altro offrendomi il modo di evadere e di immergermi e perdermi nell’oblio della melodia. La foto, la guardo non mi mette paura ma mi piacerebbe immaginare di vedere tutti i bambini usati in guerra con quest’arma in mano . Che ne dici dell’idea?…
Beh le vibrazioni della musica vengono prodotte da un interprete recepite e poi decodificate dal soggetto che ne dà l’interpretazione…quindi la musica, per sè, non nè violenta nè pacifista…è il contesto nel quale viene prodotta che le dà la connotazione. Quindi mi spavento quando scrivi che la musica può essere violenta: perchè vuol dire che si produce in un contesto violento e quindi ne diventa il veicolo…pensaci
Grandi, avete ragione tutti. Mi è piaciuta “considerata doping se ascoltata durante attività fisica”…..è un aspetto della faccenda che non avevo mai pensato ma che comunque è verissimo.
Sulla violenza: rabbia o energie in accumulo sono sentimenti che comunque fanno parte dell’uomo. Scaricate su uno strumento o urlate contro un microfono fanno meno male – a volte fanno bene.
Vero comunque che la musica in sè non è nè violenta nè pacifista, l’assimilazione dell’arte è la cosa piu soggettiva che c’è…..
Il mitico Tarone fu anche mio maestro, nonchè mio compagno di band!