Di viaggio, di musica, di immagini. Di sguardi dall’alto su vite giù in basso. Di cavalli, di scarpe, di movimento e di lento incedere. Di bambini, di vecchi, di urla e di suoni, di pappagalli e di minotauri, di verde e d’azzurro.
Di psichedelìe e “solitarietà “. Di compagnìe e libertà .
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wow… bello bello bello!! e w i muse delle origini (ora e sempre)…. complimenti x la scelta!
E così abbiamo visto anche il “corridoio 5” della Colombia.
🙂
Nyx, avevi mai ascoltato questa versione “latinoamericana” di Muscle Museum??!
Muse che, TRA L’ALTRO, saranno a Bogotà tra qualche settimana. Robe da matti.
NOOOO!! anke io voglio rivederli!!! ;( vengo a bogotà …. devi andarci assolutamente!!!
Cmq nn l’avevo mai sentita, forte!!! Dove l’hai pescata??
Veramente un bel colpo. Sto evangelizzando la popolazione costegna-colombiana in materia……è possibile un pulmino organizzato per l’evento. E’ possibile.
Eeeeeh l’aria caraibica influisce sulla musica che si ascolta, questa versione è frutto di un miraggio sonoroauditivo….!
miraggio? cioè? Bravo evangelizza…. il pulmino? ah,ah! 😉
Cioè: in questi mesi ho scoperto nuove sonorità , planeti “latineggianti” sconosciuti. E come in un miraggio, in una confusione dei sensi, anche i Muse si sono “latinizzati”!
Non so se mi spiego.
complimenti per il video e per il blog, per ora tutto qui. Buon concerto (i Muse a Bogotà , dici bene, robe da matti).
😉