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02 Set

Non esistono più geki, solo lucertole intorno a me. E minuscoli sono gli alberi, minuscoli e senza frutti, già non cadono più i mangos sulle teste della gente. E’ riapparso il vino, insieme all’olio e all’aceto, e con il mais non si fanno più arepas e fritongas ma pizza e pane. Il frigo è sempre pieno, il pavimento pulito e le magliette stirate.
Niente più salsa dalla radio, ed effettivamente è la musica tutta ad esser scomparsa dall’ambiente, lasciando quel fastidioso sibilo nelle orecchie tipico della quiete dopo la tempesta. Quotidiano il Papa ci dà la benedizione, e quando non è lui c’è quell’altro Illuminato dai capelli in lega polimerica a promettere falsi paradisi. Son lontane le magie nere e le superstizione criolle. Niente più guerrilla, niente più paramilitarismo. Il sole resiste fino a tardi e con calma torneranno anche le adorabili stagioni, qua nel Sud del Nord del mondo.
Lucide, splendenti e ingannevoli le macchine portano, al sabato sera, uomini giovani, lucidi, splendenti e ingannevoli nell’attacco a giovani donne lucide, splendenti e ingannevoli, in un vero e proprio confronto bellico che 2.000 anni di tradizione cattolica e benpensante hanno forgiato sulle rovine del reciproco piacere. Pare di essere circondati da maniaci sessuali e presunte frigide; il profumo della libertà è ancora forte sulle dita.
I bambini sono diventati vecchi, e quelli che ancora son bambini vengono incatenati a sterilizzatori di ciucci o scaldabiberon a reazione nucleare, togliendo insomma quel vecchio buon gusto della terra nella bocca che dà sapore all’infanzia e rende meno deficiente la popolazione del domani. Tra la polvere dei ricordi, piedi scalzi e campi da calcio improvvisati sempre pieni di cuccioli d’uomo in libertà tra cuccioli di cane e pappagalli colorati. In compenso però i professori continuano ad essere vecchi, a parte “quello giovane e bravo, avrà più o meno 50 anni”, e solamente Leuniju capirà se dico che continuo a sognare i giorni di Multimedia.
Gli “stranieri” si chiamano “immigrati” ed entrano in vila di notte per rubare telefoni e computer, rimanendo però impigliati in un Paese che ancora non riesce a diventare wireless.

Si alzino i calici, si sgozzi l’agnello, Baltic Caribbean Man è tornato nel “primo mondo”.

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8 Responses

  1. ella ha detto:

    un silente pianto accompagna la mia lettura delle tue rime.

    Il caribe nel cuore amico. tutto il resto non puó importarci. sono con te
    e lo sai

  2. Baltic Man ha detto:

    Chapeau, amiga mia 🙂

  3. Leuniju ha detto:

    Mi hai commosso Hermanaso…

    …ma la cosa più triste è che tutto ciò lo possiamo veramente capire in pochi… non sono ancora pronti… finchè non affogheranno nei loro riufiuti (materiai e non…) sarà un lento declino mediovale… mentre noi saremo su una spiaggia con un “palito de ron” in una mano e la libertà dall’altra…

    …noi siamo con te…

    … e tu lo sai.

  4. Donquishote ha detto:

    Sarà un lento declino VERSO un medioevo popolato da sfaccendati che si illudono di ingannare il mondo senza prima averne assimilato i meccanismi.
    I bambini privati dell’infanzia ruspante, allevati a playstation, il vino ormai perfetto prodotto industrializzato, la civiltà che credendo nei miracoli (quelli veri, non quelli del nano psicotico) ci ha portato a questo stadio di “benessere” saranno sopraffatti non dall’ allegro ed “innoquo” mondo caraibico, ma ahimè, ho paura, da mondi ben più inquietanti: quello con il turbante ed il velo e quello con gli occhi a mandorla.
    A mio avviso, di cattocomunista, è meglio difendere quello che rimane della nostra civiltà piuttosto che soccombere a ALì CHIN MOUSTAFA HONG il quale si accanirà specialmente su quelli col “palito de ron”. OCCHIO !!!

  5. Baltic Man ha detto:

    Effettivamente……

  6. Karen ha detto:

    No entendí nada, pero me gusta la foto…no sé porque me da cierta nostalgia de Colombia estando en ella…¿Será que mi Colombia era otra cuando estaban ustedes?
    ¿Cuantas colombias me existen?
    Oh! no! estoy confundida!…..
    “Huston tenemos un problema”

  7. Doppiafila ha detto:

    Bentornato, Baltic (che poi l’Italia sia primo mondo peró parliamone… 😉
    SAluti, Doppiafila

  8. Baltic Man ha detto:

    :-DDD

    Già….

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Diary of a Baltic Man

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