Lo chiamavano “l’ultimo pastore delle Alpi Marittimeâ€.
Conobbe il mondo attraverso la guerra, conobbe l’uomo attraverso la guerra, e non gli piacquero né l’uno né l’altro. Tornò sulle montagne, deciso a non scendere mai più. Non scese mai più.
Per ottant’anni il mondo si dimenticò di lui, poi un giorno, forse perchè la vecchiaia ha ammorbidito la sua pelle, forse perchè il mondo ha sempre più bisogno di idoli, libri televisioni e cinema sono saliti a cercarlo.
Io l’ho conosciuto da bambino. Mio padre, vagando su quelle stesse montagne, l’aveva scoperto di fronte alla sua casa di pietra. Divennero amici, mi portò con lui su dal Vecio, e la visita alla casa di Sereno divenne, con il passare degli anni, un lungo nastro di canzoni cantate con le lacrime agli occhi, di pane salame vino e poesia, di uomini e lupi nel set nero della sua cucina in pietra affumicata.
Un giorno, esasperato dagli uomini e dal mondo, quel nastro mi ricorderà che Armando Sereno è esistito per davvero.
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Bellissimo post. Grande!
già già , me lo disse mio padre che era morto.
Almeno ora nessuno gli rompe le balle di sicuro
Grande Sandro….sei un ragazzo davvero speciale….qui ci manchi un pò….
un abbraccio!
ps domani andiamo a roma..Enzo, io e 20 disperati…. ci troviamo con Eugenia e ti penseremo…..
Grandi! pochi ma buoni, nonostante i famosi 2/3…!
Un abraccio a tutti 😉
L’ho conosciuto anch’io grazie a mio padre, erano Amici, contribuì con 5000 lire alla colletta che fecero per fargli mettere il telefono, inutile dire che Armando ne avrebbe fatto volentieri a meno.
Ho anch’io quel bellissimo DVD girato in Valdinferno, Armando ora non c’è più, da pochi giorni non c’è più nemmeno mio padre, mi và di pensarli insieme lassù a pane,salame e vino..
Alessandro
Prosit.
Grazie per condividere con noi.