Musiche e fascismi, oggi e ieri. Brassens

12 Giu

Woody Gutrie suonava con una chitarra che diceva “This Machine Kills Fascists”.

Nel Ventennio, Louis Armstrong si chiamava Luigi Braccioforte.

Alla musica italiana del ventennio manca il confronto con l’altro: e’ una musica rassegnata ad essere quello che e’, a non avere ambizioni. i prenda l’ironia brillante di un bluesman, l’ebbrezza spericolata del rebetico, la lucidita’ rabbiosa del Kabarett, e si confronti tutto questo con “Balocchi e profumi”, con “Portami tante rose”, con “Casetta in Canada’”: si avra’ l’immagine di un paese superficiale, disposto a chiudere gli occhi su tutto, fino al risveglio tragico dei bombardamenti, nonostante siano tutt’altro che superficiali (e non sempre asserviti) musicisti e parolieri. Franco Fabbri, musicologo.

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2 Responses

  1. a.russo ha detto:

    Ridicolezze del fascismo: Il Jazz veniva chimato Gezzo , il disco “Saint Louis Blues” veniva intitolato “Le tristezze si Saint Louis”, o ancora meglio: “Saint Louis”, Tristezze di.

    Ironia della sorte, uno dei figli del duce, Romano Mussolini, è diventato, dal dopoguerra in poi, uno dei più importanti Jazzisti italiani.

  2. Baltic Man ha detto:

    E’ vero. Sintomi di una remota ma possibile evoluzione umana!

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Diary of a Baltic Man

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