Xanadù

04 Set

Sentirsi un po’ vintage perché è il dengue e non l’H1N1 ad averti contagiato. La ritenuta fiscale sul rimborso delle tasse dell’università, la calcolatrice la fascia di reddito il figlio a girar cartine su libri dove l’unica domanda sensata è “perché?”, e l’impossibilità di chiedere lumi al professore perché anche autore e studente ricercatore al tempo stesso, e i padri dei tuoi amici a dire come ai loro tempi, si, era dura. Taci omino, ti ricordo pensionato quando ancora avevi i capelli ed erano neri, abbi pudore e taci. Con un Nuovo Pastore alla finestra, una bibbia in mano e il dizionario nell’altra. Ad ascoltare le sirene della musica islandese, nonostante il tropico e le sue nuvole, e c’è chi mi dice che il mio modello di vita non ha senso, e me lo dice da una coda per pagare un frammento dei quarant’anni di mutuo. E la coda dell’amico Roberto nei supermercati, voi lo vedete sereno e non sapete che la sua testa è nel secolo diciottesimo, nell’allegro dell’Opera 41 di Bach. Investiremo iguanas con le macchine del futuro, iguane senza coda. E un gatto che miagola e non smette di miagolare, e allora io mi fermo con un rhum e con Hemingway.

Essere sette ore più indietro di Occidente permette di ritagliarsi un certo margine per suicidarsi con stile. Giusto in caso di.

foto from Ale.

5 Responses

  1. Baltc Man ha detto:

    gia…ci sono cose difficili da spiegare….

  2. marco ha detto:

    uhm…nn sapevo di essere un baltic man anche io…marco

  3. ella ha detto:

    ciao hermano 🙂 com’è sta cosa, ho capito bene, te cojio el dengue??
    buenooo.. :))

  4. Baltic Man ha detto:

    Así parece.
    Pero a todo se sobrevive, “lo que no mata engorda”, como dicen por aqui…!

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Diary of a Baltic Man

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