Perdiamoci, e nada mà s. Giù in direzione dell’acqua verso un sud che prima o poi ci fermerà , giù tra le empanadas e le arepas, tra i taxi e vecchi bus, moto, frutta, i carri dei basureros, le camionette texane dei ricchi di zona-nord, il negozio dei mariachi e l’ambulante venditore di mangos. Un’immersione totale nella relatività degli universi circostanti, se è così facile prendere un aereo e inventarsi un nuovo mondo. Ovviamente, un bonus riservato solo ai possessori di un idoneo passaporto. Parole di cui ho sempre ignorato il significato. Come “leadershipâ€, “competitività â€, “spirito di gruppoâ€. Balle. Servono per nascondere dietro una finta maschera terminologie più complesse, tipo “fuga: voglia di†con tutto ciò che fuggire realmente comporta; sono stati scritti interessanti libri sull’argomento. Parole che servono solo per mangiare, e nutrono comunque meno di una braciolata tra amici. Dall’alto di un marciapiede a scalini del Parque Metropolitano, il mondo è un algoritmo di combinazioni possibili, potenzialmente illimitati, e l’uomo, una pedina verde nel grande labirinto. Paradossalmente curioso come sia generalmente limitata la percezione di un possibile schema alternativo, un altro vivere (e non un’altra vita) nuove verità , una nuova password sul computer della biblioteca. Il cambio. L’illusione.
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Tags: alternativa, cambio, caraibi, Vita