Memorie di un profesòr qualsiasi

14 Ott

Insegnare l’italiano, questo è il mio mestiere attuale. Una faccenda apparentemente facile, se non fosse che… mai provato a rivedere qualche regola grammaticale? E’ una roba interessante, perchè son tutte cose che ti spiegarono quando avevi sei o otto o undici anni, o forse mai perchè certe cose si imparano solo parlando, e così risulta difficile nell’epoca “adulta” definire quando si usa l’ausiliare Essere e quando Avere, per costruire il passato. Insegnare l’italiano ed accendere il facebook rendendosi conto che l’italiano, ebbene no, non esiste più. E comunque provarci, perchè una nuova lingua è un altro pezzo di personalità, e se trenta disgraziati impareranno davvero l’italiano in qualche modo mi sentirò una persona utile a questo mondo. Insegnare l’italiano attraverso canzoni che sono diventate sinonimo di bellezza, e con un solo colpo di spugna annullare il proselitismo barato di usurpatori della poetica come i vari laurapausini o tizianoferro o eros o nek, che sopravvivono soprattutto grazie all’America Latina. Ma soprattutto, insegnare italiano per chiedere “perchè, perchè studiate questa lingua così terribilmente fuori moda e romantica?”, e rendersi conto ancora una volta, tra le varie fantasiose interpretazioni, che “l’italiano è la lingua del buon gusto, della musica, della poesia, della cucina, e l’inglese ha rotto i coglioni”.

6 Responses

  1. dick dastardly ha detto:

    ot:
    sei in Argentina?
    Se alcune cose vanno al posto giusto (o sbagliato, a seconda dei punti di vista), forse tra un mese sarò lì.

  2. Baltic Man ha detto:

    Argh, no. Sono in Colombia. Ma se le cose vanno al posto giusto (indubbiamente giusto), tra un paio di mesi potrei essere in Bolivia….

    …in Argentina, dove?? Se passi dalle parti di Mendoza (te lo consiglio) posso darti un ottimo contatto.

  3. fla ha detto:

    Ci sono già passato. Ho insegnato italiano durante i tre anni trascorsi in Lituania. Le regole grammaticali, che sono naturalmente e automaticamente applicate quando parliamo e scriviamo, le ho dovute imparare da zero. Devo anche ringraziare le studentesse che mi chiedevano “perche?”. “Te lo spiegherò domani”, rispondevo, e tornato a casa mi mettevo alla ricerca delle regole.

    Ultimamente, in Italia, non saper parlare e scrivere è di moda, così anche gli ignoranti non si sentono discriminati.
    Fami sapere in che zona della Bolivia ti recherai. Come tu sai, io sono dietro l’angolo. Se non verrai in alta stagione potrò offrirti una stanza al http://www.terracelodge.com
    Comincia a studiare la lingua cilena… 😉
    Ciao
    Fla

  4. ale ha detto:

    ho incontrato un professore dell’università politecnica di guayaquil cui piacciono gli autori italiani, che si interroga perchè tabucchi non abbia vinto il premio nobel (dopo il nobel a obama x la pace non so se sia un gran vanto..). Intenzionato a regalare un buon libro di un autore italiano (ovviamente tradotto in spagnolo) a questa persona mi sono recato nelle librerie più importanti di guayaquil. Imbottito dei pomposi nomi del 900 italiano pensavo fosse ovvio e semplice trovare un verga, un pirandello, un montale. Vana ricerca, per poi scoprire che sugli scaffali di guayaquil la immortale letteratura italiana è rappresentata da susanna tamaro, oriana fallaci e da un, per me ignoto, valerio manfredi. Ma ecco che, mentre vago disperato tra gli scaffali mi appare l’opera completa di italo calvino e la mia mano cade su “Si una noche de invierno un viajero”… non poteva essere altrimenti

  5. dick dastardly ha detto:

    Mendoza è proprio sulla strada del tragitto che sto ipotizzando. Vorrei fare Valle della Luna etc. da Baires: forse fino al Cile. Eviterei quindi, purtroppo, la Terra del Fuego per ragioni di tempo. Lo considero un viaggio di ricognizione ma è ancora troppo presto per sapere, quindi aspetta a mandarmi il contatto. Ma lo terrò molto presente: se lo faccio te lo chiedo sicuramente. Ne ho già rimediato uno nelle pampas, una hacienda appena fuori Baires.
    Stiamo al 50% di possibilità.
    Gracias. 🙂

  6. Baltic Man ha detto:

    Grazie per i vostri commenti.

    Dick, chissá che viaggiando e viaggiando non arrivi fino al Terrace Lodge…!
    Tienimi(ci) comunque aggiornato.

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Diary of a Baltic Man

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