La cultura del tortellino

07 Nov

In Colombia come in Lituania, una prerogativa costante: i francesi colonizzano il mondo con i loro “centri di cultura francese”, gli italiani con “pizzeria nonna rosa” (con la possibile variante del “nona rosa”, quando si tratta di “italiani di seconda generazione”. E chissà poi perchè, tra tutti gli elementi distintivi di un popolo, debba essere proprio la lingua il primo a scomparire).
E così uno si chiede: è così che ci ricorderanno? Francesi gente di cultura, italiani popolo di pizze, muzzarelle e ristoratori? Non potrebbe essere al contrario, visto il paté de fois e un certo passato rinascimentale?

Potrebbe, SE. Se esistessero anche nel Belpaese politiche lungimiranti. (Se esistessero anche nel Belpaese politiche). Se qualcuno iniziasse a comprendere che quando un popolo è fottuto, può almeno provare a giocare la carta di un passato glorioso, da vendere in giro. Se un (uno solo) ambasciatore iniziasse a convertirsi in un essere tale da giustificare il suo prezzo (a Vilnius l’ambasciatore italiano godeva di uno stipendio più alto di un parlamentare lituano). Se la gente capisse, magari spegnendo la televisione, che la cultura italiana sta scomparendo in patria, prima ancora che nel mondo. Soppiantata dal pecorino.

8 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    La politica del Belpaese è impegnata su temi ben più importanti
    http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/rai-5/perde-ascolti/perde-ascolti.html

  2. Cournot ha detto:

    Ho dimenticato di mettere il nome

  3. fla ha detto:

    Metteti il cuore in pace, le cose (italiane) stanno peggiorando a ritmi vertiginosi. Come scrissi in un post del mio blog….”le Alpi furono costruite da Francesi, Svizzeri e Austriaci con la speranza di isolarsi dagli Italiani.”

    Ora che tu conosci il Sudamerica ti sarai reso conto che questo è il continente in cui dovrebbe essere l’Italia. L’Europa rimane al di lá delle Alpi e si sta allontanando.

  4. a.russo ha detto:

    Beh le mozzarelle e i prodotti enogastronomici vengono elevate ad orgoglio del made in italy dai produttori stessi che ovviamente hanno interesse a vendere.
    Ma veramente vedi tutto così nero qui in Italia?
    Mi guardo attorno e non mi sembra che le cose stiano così.
    Io sto proprio bene qui, nonostante le difficoltà nel lavoro, che però mi accomunano ai trentenni di mezzo mondo.

  5. a.russo ha detto:

    Sei un simpatico Tafazzi. Vabbè che qui è autunno, ma basta martellate sui marroni :).
    Quando scrivi un bel romanzo????

  6. ella ha detto:

    Caro mio, se partissi oggi dall’italia, destinazione salgar (o donde estes). mi sa che vorrei tanto raccontarti solo del prossimo viaggio…
    non dei tortellini, nè del pecorino sardo superiore senza dubbio a qualunque formaggio x di qualunque paese x (-leggere con tono ironico-).

    penso che per paura di raccontarti delle schifezze di questa tv italiana che non ha nulla di meglio da pro-porci che un Grande fratello con una lei diventata lui e tante menate varie e correlate..
    adesso, mi butto sulla radio, per esempio.. e mi viene appena comunicato che rosi bindi è la presidente del pd
    stronzate varie di un popolo che non ha intenzione di cacciare un male curabile che si espande con metastasi varie… e poi st’influenza del cavolo (o del porco) e delle fobie varie che una mediocrazia non ci comunica anzi.. !
    e si, caro amico, la mediocrazia ha qui la sua patria assoluta..
    e poi.. bah.. che altro dire..non saprei proprio
    domani sarò a bari e mangerò orecchiette con cime di rapa.
    mio caro.. in questa italia suina, dove non si butta via niente, ci si consola con quello che si mangia.. che por lo meno engorda…entonces.. NO MATA.
    che tristezza.
    Italians are waiting it out, già da troppo tempo ormai.
    ah..! dimenticavo c’è una cosa nuova.. forse mettono d’alema al posto di un certo solana…
    ma… pare che sia stato ‘troppo’ comunista in passato.

    mejor hablamos de viajes… y si no…. mejor hablar de comida, che al massimo engorda.
    y lo que engorda, no mata.

    suerte querido.!!

  7. ale ha detto:

    dire che l’italia è al livello del sudamerica è una cazzata.
    basta provare a vivere qui (inteso il sudamerica dove sto vivendo) per rendersi conto che mancano degli elementi a cui in italia nessuno fa caso, in quanto dati per certi.
    Un esempio?
    la sanità (ovvero non morire sulla porta di un ospedale per mancanza di carta di credito)
    la sicurezza sociale (ovvero non avere 1800 assassinati in 9 mesi in una città di 2 milioni di abitanti da confrontare con Napoli circa 180 assassinati in 12 mesi per 1 milione)
    un’economia stabile (ovvero non trovarsi dollarizzato da un giorno all’altro ed avere in tasca dei sucre).

  8. Baltic Man ha detto:

    Si tratta di due realtà storicamente diverse.
    L’impressione è che il solito paragone tra l’Italia ed altri paesi non abbia nessun senso, in nessun ambito. Soprattutto perchè le potenzialità nello Stivale, per storia/posizione geografica/risorse umane sono – sulla carta – superiori a quelle di qualsiasi altro luogo nel mondo.
    In ogni caso, l’atmosfera che evince dai commenti a questo post mi sembra uno specchio perfetto del popolo di polemici fantastici sognatori che siamo.

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Diary of a Baltic Man

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