Natale selvatico

21 Dic

Uno tra i tanti possibili. Nella selva amazzonica, comunità di Sarayacu, simbolo di lotta di difesa della Pachamama da chi vuole continuare a tirar su petrolio nonostante i tempi incerti. Due bottiglie di vino nello zaino, cinque o sei ore di canoa e un autoctono dai capelli lunghi un metro. Non servono ciccioni vestiti di rosso o bambini vecchi duemila anni per festeggiare il natale.

Poi, per chi non sa cosa fare, c’è un articolo su Peacereporter.

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4 Responses

  1. fla ha detto:

    Bravo. Bel colpo!

  2. Karim Gorjux ha detto:

    Indiana Jones… ti sei portato la frusta?

  3. a.russo ha detto:

    Hai proprio ragione. Io mi diverto di più nei giorni feriali.”Questo dei sette è il più gradito giorno, pien d speme e di gioia; diman tristezza e noi recheran l’ore, ed al travaglio usato ciascun farà ritorno.
    E poi a me piace il caldo 🙂

  4. […] Sarayacu si era già parlato. Nel frattempo, niente è cambiato: la Comunità continua la sua “resistenza […]

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Diary of a Baltic Man

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