Uno tra i tanti possibili. Nella selva amazzonica, comunità di Sarayacu, simbolo di lotta di difesa della Pachamama da chi vuole continuare a tirar su petrolio nonostante i tempi incerti. Due bottiglie di vino nello zaino, cinque o sei ore di canoa e un autoctono dai capelli lunghi un metro. Non servono ciccioni vestiti di rosso o bambini vecchi duemila anni per festeggiare il natale.
Poi, per chi non sa cosa fare, c’è un articolo su Peacereporter.
Tags: Ecuador, Natale, pachamama, peacereporter, sarayacu
Bravo. Bel colpo!
Indiana Jones… ti sei portato la frusta?
Hai proprio ragione. Io mi diverto di più nei giorni feriali.”Questo dei sette è il più gradito giorno, pien d speme e di gioia; diman tristezza e noi recheran l’ore, ed al travaglio usato ciascun farà ritorno.
E poi a me piace il caldo 🙂
[…] Sarayacu si era già parlato. Nel frattempo, niente è cambiato: la Comunità continua la sua “resistenza […]