…Mockus, per esempio

13 Giu

Era più simpatico, più intelligente, più preparato, più onesto, con più latte e meno cacao di Santos, eppure ha perso le elezioni, in Colombia. Come è possibile? Questo è ciò che mi chiede chi ha seguito l’exploit del Partido Verde, sottoposta dal sottoscritto ad un bombardamento mediatico senza precedenti, alla luce dei risultati post-elettorali (si aggiunga poi, a onor del vero, che PeaceReporter è stato l’unico giornale italiano a seguire dall’inizio questa campagna elettorale post-Uribe).

Già, perchè? Perchè un candidato che parlava di “fondi pubblici, fondi sacri”, di rispetto per la vita e per l’ambiente, che ha rivoluzionato Bogotà attraverso le soli armi della pedagogia creativa sostituendo gli inutili vigili urbani con un esercito di clown, che ha risposto alle minacce di morte con un giubbotto antiproiettili dal buco sul cuore, che per nessun motivo risponde agli attacchi degli avversari, che restituisce allo Stato i rimborsi elettorali, che va in ufficio in bicicletta, che è pluri-laureato honoris causa per le sue ricerche in teoria ed azione, che è universalmente riconosciuto per la sua trasparenza, che combatte con ogni arma possibile la cultura della corruzione dilagante in Colombia, che è evidentemente l’uomo giusto (un accademico, lontano da ogni gioco di potere) per trasformare il suo Paese in ciò che dovrebbe essere, perchè un personaggio del genere perderà (domenica 20 giugno) il ballottaggio contro un politicante responsabile dell’assassinio gratuito di 2.200 civili???

Semplicemente, perchè questa è la Colombia. Un Paese corrotto, sostanzialmente ignorante, dominato da un odioso conservatorismo “di buona famiglia” e inetto, flagellato da cinquant’anni di massacri che hanno definitivamente cancellato (al contrario di ciò che accade in altre società latinoamericane contemporanee) ogni speranza di cambio sociale attraverso l’azione politica, inebetito da mezzi di comunicazione che ripetono all’unisono un messaggio già collaudato su scala mondiale: esiste un diavolo (le Farc), un amico del diavolo (Chàvez) e un solo possibile salvatore: Juan Manuel Santos, o qualsiasi individuo di sesso maschile e carnagione chiara e fede cattolica (non come Mockus, che è ateo!) che si dichiari disposto a continuare la linea dura di Uribe e bombardare…sé stessi.

Si sperava nel miracolo, ed in un certo senso, un miracolo è accaduto. 3.134.222 colombiani hanno votato per un partito che tre mesi prima non arrivava all’1% nei sondaggi, costringendo al ballottaggio un signore che aveva già in mano la Presidenza, per semplice investitura divina (dios es Uribe, Uribe es dios). Più in là di concetti obsoleti quali “destra” e “sinistra”, una nuova concezione del “fare politica” è entrata con eleganza nel panorama colombiano, valori etici e propositivi che non sarebbe nemmeno male esportare nel drammatico contesto italiota, oggi più che mai bisognoso di nuove proposte. 757.ooo individui (ad oggi) si sono impegnate in prima persona su new-media quali facebook – Mockus ha superato, in numero di fan, personaggi quali Nelson Mandela -, mostrando una volta di più il potenziale di mezzi di comunicazione che, se utilizzati correttamente, potranno aiutare intere società ad abbandonare l’era primitiva della televisione, e i berlusconismi che ne derivano. Ed è stato un professore, studioso e ricercatore, ex rettore, filosofo e matematico – insomma, non un comico né un ex-questurino – a sollevare un’onda verde di contagiosa utopia, che in epoche di preminobelperlapace guerrafondai, è scesa come una cascata di acqua fresca sulle lingue avide di speranza di chi l’ha vissuta.

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2 Responses

  1. Paolo ha detto:

    Baltic, della vicenda MOckus credo vada visto l’aspetto positivo, ovvero la prova che esiste una sostanzaile minoranza di colombiani pronta a cambiare registro. Non si pu chiedere a nessun paese di passare dall’adorazione di Uribe all’elezione del “matto” Mockus. Ci abbiamo sperato, ma ingannati dai grandi assenti, quei milioni di colombiani che non hanno accesso a Internet, non sono raggiunti dalle inchieste, che votano come gli dice la “maquinaria” eccetera. Mockus è una novità, molto più di Gaviria due elezioni fa: anche lui prese milioni di voti, ma lui era ostaggio del suo essere di sinistra (peccato mortale imperdonabile nella Colombia delle FARC, il paese più a destra del mondo)…
    Insomma, non abbiamo vinto ma é andatya bene lo stesso! Ora la domanda è: come capitalizzare questo “avviamento” – e non c’è risposta facile!

  2. Baltic Man ha detto:

    Su questo siamo completamente d’accordo.
    Non era facile votare per un tipo come Mockus, in Italia avrebbe preso il 2%.
    Però, cercando di “ripulire” l’analisi di tutta la faccenda da ogni fronzolo (guerriglia, salto nel vuoto, pantaloni abbassati nel 1994, ateismo, barba senza baffi, eccetera), si trattava di una sfida chiara un po’ a tutti: un uomo dichiaratamente onesto contro un criminale.

    E la gente (in Colombia, in Italia, sulla Luna) continua a preferire i criminali.
    😉

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Diary of a Baltic Man

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