Quanti eroi nascosti sotto le foglie. Vivono rinchiusi tra pietre impilate da mani mosse dallo stesso loro sangue, vivono liberi di correre a velocità diversa da quella imposta dal tempo degli altri. Dottori, maestre, sciamani, ingegneri, falegnami, contadini, filosofi, scultori, uomini liberi. Eroi che hanno saputo inseguire il cammino più semplice ed elementare per raggiungere la vetta più difficile, così come farebbe un bambino, se lasciato libero di correre verso la luce misteriosa. Liutai, pensionati, cuochi, pescatori, esploratori, sovversivi in pensione. Anime fluttuanti tra gli spazi verdi, incatenate solamente al ritmo delle stagioni, uomini e donne a piedi nudi protagonisti di un tempo che trascende il presente. Padri, madri, fratelli, sorelle, figli, amici, uomini e donne sole. Hanno scelto di caricare sulle loro spalle ciò che la Natura consiglia, il fardello di un’esistenza orientata al silenzio. Vivono chiusi nell’infinità del verde; di notte continuano a scegliere il buio, l’incanto delle stelle. Respirano a pieni polmoni l’aria fresca della libertà , e misurano ogni inverno tra spazi di pietre e di legno che un giorno tornerà ad essere semplicemente Montagna. Studiano il mistero della vecchiaia sul quaderno della propria pelle, immersi in una terza giovinezza che ha imparato a prescindere da un anello sull’anulare destro. Hanno imparato ad accettare la pioggia la neve il vento ed anche il sole, quando si avrebbe voglia di inverno per chiudersi ancora. Maestre, sciamani, pescatori, mogli, mariti, uomini e donne semplici, liberi. Eroi di un mondo condannato a bruciare sul rogo il suo futuro, bellezza di uno spazio di silenzio tra sette note che si ripetono uguali.
Archive for settembre, 2010
Il racconto piu’ breve che potrai mai leggere
C’era una volta un ragazzo che chiese ad una fanciulla se voleva sposarsi con lui.
La fanciulla disse: “no”.
E visse felice e contenta.
Autore Anonimo.
AAA
Vendesi futuro di seconda mano mai utilizzato, caus regalo del destino non gradito.
Affittasi pomeriggi interi di brezza marina, colonna sonora gratuita.
Regalasi illusione ad amanti utopie, spese legali a carico dell’acquirente.
Offresi consulenza in ogni tipo di sconfitta, pagamento solo se soddisfatti.
Cercasi angolo di paradiso da condividere nei fine settimana, astenersi perditempo.
Abor
Quanti amori nati e finiti nello spazio di un pranzo. Nell’attesa di un bus, in una città di polvere e pietre, quattro occhi incollati tra loro in un gioco di sguardi che non potrà mai evolvere in nient’altro. La tentazione e l’invito, il tormento ed il rimpianto, l’inganno e l’illusione. Quattro attimi spesi a giocare col fuoco, a leggere i segreti di un’altra vita lontana, scrivendo nell’aria la scia della propria personalità o di un qualcosa vagamente simile al desiderio di calore dell’umano animo, celebrando una tacita unione carnale destinata ad esplodere in un altro chissà , in altri luoghi ed altri perché.
Quanti amori abortiti al settimo mese.
Pragmatica del linguaggio
Dans toutes les tentatives de démontrer que 2+2=4 il n’a jamais été tenu compte de la vitesse du vent
Raymond Queneau
“Davvero Lei sta facendo un corso di conversazione?”
“Sì”.
Steve Martin
E’ sempre così alle feste: mi ubriaco e nessuno mi parla. Oppure nessuno mi parla, e mi ubriaco.
Deirdre Wilson
Insegnante: “Susie, dimmi due pronomi”.
Susie: “Chi, io”?
Prochnow
Le persiane per loro natura sono portate ad aprirsi verso l’esterno.
Sono gli iraniani, che spesso non glielo permettono.
Eros Drusiani
Io posso sollevare un elefante con una mano sola.
Ma dove lo trovo un elefante con una mano sola?
Leopold Fechtner
The brain is my second favourite organ.
Woody Allen
Oggi Silvio ha comprato il Corriere della Sera.
Claudia Bianchi
Babele
La vera Babele non è dove si parlano lingue diverse, ma dove tutti credono di parlare la stessa lingua, e danno alle parole un significato diverso.
Ugo Bernasconi
Come scrivere bene
Di Umberto Eco.
1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fineâ€.
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.â€
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile diqualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. L’iperboleè la più straordinaria delle tecniche espressive.
17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19. Metti, le virgole, al posto giusto.
20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso e! tacòn del buso.
22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantareâ€: sono come un cigno che deraglia.
23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo,l’autore del 5 maggio.
31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34. Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve.
35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.
39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
40. Una frase compiuta deve avere.
Books for SALE
…penso alla mia amica, che ha ordinato tre libri su Ibs, e quando ha aperto il pacco, ci ha trovato dentro tre pacchetti di sale.
Il motivo? Doganieri, sempre e solo doganieri.
Classifica delle canzoni più vendute e ascoltate sul web, in italia, nel mese di agosto 2010
1. Alessandra Amoroso – La mia storia con te
2. Shakira – Waka Waka
3. Eminem & Rihanna – Love the way you lie
4. Lady Gaga – Alejandro
5. Fabri Fibra – Vip in trip
6. Modà – Sono già solo
7. Ne-yo – Beautiful Monster
8. Mika & Redone – Kick ass (we are young)
9. B.o.B. – Airplanes (feat. Hayley Williams)
10. Katy Perry – California Gurls (feat. Snoop Dogg)
Stump
Mentre torni indietro, sotto una luna che diventa fredda e improvvisamente mutilata del suo lato migliore, e solo il motore dà un senso sonoro a canzoni in potenziale, orfane di musica – accordi comunque in minore, accordi immaginari –, tu solo in macchina, e i nuovi capannoni industriali prefabbricati che spuntano come figli illegittimi, senza un nome né un perché, e nelle orecchie ancora le chitarre di un rock sbiadito da ogni sorta di covers, e lo sguardo illusoriamente provocante di lei, cosa fai quest’anno e chi lo sa, beh fatti sentire io sono qua, mentre superi mazzi di fiori freschi sul ciglio della strada e d’istinto sposti il piede sul pedale più a sinistra, alzi gli occhi sullo specchietto retrovisore e ti risvegli come ubriaco la domenica mattina, sensazione sgradevole di mille dejà -vu.