Non dipende da te, fratello. Dico, era inevitabile. Non ti sei accorto che il tempo è un vortice, una massa in costante movimento, e che negli ultimi cinquant’anni tutto si è accelerato irrimediabilmente?
Questa storia di pensare oggi che domani sarà migliore e saranno migliori anche gli scatti di anzianità e che prima o poi arriverà una pensione.
Questa storia di proiettarsi in un futuro sereno, orgogliosamente tronfi a lasciare in mano qualcosa ai figli dei nostri figli.
E ancora, questa storia di pensare che nel 2027 noi faremo.
Questa storia.
Preistoria.
La realtà si è definitivamente compromessa, e ha ceduto il passo a un’illusione usa-e-getta. Gli Dei di oggi domani dovranno essere sostituiti con nuove chimere in cui credere. Cadono i muri e si abbattono le barriere, impazzisce la logica costruita sui secoli, è il trionfo del caos. Niente più pianificazioni né certezze: la bilancia è minacciata da settemilamilioni di essere umani tutti impilati sull’altro piatto, contrappeso terribile. L’equilibrio è precario, non c’è domani possibile.
E allora difenditi, e gioca. (E allora prova a difenderti, a giocare). Perchè il mondo è diventato una roba tipo google earth, un luogo dove tu entri digiti navighi sorvoli e poi con colpo di mouse riduci drasticamente la scala. Con un colpo di mouse, tu scegli un angolo e clicchi e trascini e la mano stringe e quell'”altro mondo” di ieri improvvisamente ti si apre sotto gli occhi. Ci sei dentro. Altre facce e ambienti naturali, un universo di possibilità intrecciate tra loro, creano uno spettro potenzialmente infinito di vite possibili da inseguire. Allargano il vortice.
Ci sono aerei che ti portano dove vuoi; un inganno economico sociale a dirti che la tua moneta è ancora forte, e un libretto di trentadue pagine che riesce ad aprire altre porte. C’è una nuova dimensione che si è aperta all’improvviso, avvolge tutto in rete ed elimina il concetto di “spazio”. C’è una logica politica disegnata da un esercito di cocainomani, e prevede il “tutto e subito fino al collasso”. Non puoi combatterla. Adeguati.
Non era esattamente il concetto di “libertà ” che ti avevano messo in testa, d’accordo. Però, ci assomiglia. Con un solo colpo di spugna, hanno eliminato dalle tue caviglie quelle stesse catene in cui credevano di farti credere: lavoro, famiglia, futuro. Una generazione di disoccupati singles e disillusi, ecco cosa siete. Siatene fieri; siatelo fino in fondo. Cosa aspettate, per godervi fino in fondo i privilegi del nuovo status?
Il vortice si allarga. Ti immagino ebbro di adrenalina, cavalcandolo con una tavola da surf.