Sarayacu giorno 6

24 Dic

Se i nostri governanti fossero “selvaggi amazzonici”.
Se per trovare una Comunità non fosse necessario uscire dal Mondo dell’Ovest.
Se l’unico sapore concesso sia quello dell’acqua dell’aria dei pesci e non quello dei soldi.
Se tutti imparassero a pretendere.
Se camminare e non guidare.
Se il giorno e la notte il buio e la luce la fatica e antiche leggende.
Se tutti usassero internet per entrare nel mondo e non solo fuggirci.
Se i vecchi fossero i saggi e non un cumulo di ossa da parcheggiare in un luogo che non consumi troppa pensione.
Se pensare nel “futuro” non fosse programmare “domani” ma lo spazio e l’ambiente di cinque generazioni più in là.
Se la politica fosse come a Sarayacu, “un qualcosa che serve per costruire pace e pensare all’ambiente e nient’altro”.
Se si sta nella selva lontano da tutti per imparare qualcosa.
Se tutti alzassero di qualche centimetro la linea dei loro orizzonti, allora avrebbe ancora un senso il vostro noioso, fottuto Natale.

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Diary of a Baltic Man

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