La bocca del lupo

10 Feb

Eccola, finalmente.
La risposta ai grandi mali contemporanei. L’opera d’arte che stavate aspettando. La riscossa di un cinema nazionale tragicamente degenerato in nazionalpopolare. Un’esplosione di poesia, ma di quella semplice – quella più vera.

La bocca del lupo, sceso sulle nostre umili teste vidiotizzate senza scampo, ci riporta allo stato reale delle cose, delle cose di finzione. Cinema allo stato puro, nelle sue ambizioni più vere: raccontare la realtà, raccontare la storia, raccontare UNA storia. Tutto nello stesso momento. Ma anche, e soprattutto, scoprire, dipingere, colpire, commuovere. Il film del giovane Pietro Marcello raggiunge meravigliosamente ogni suo obiettivo, proprio perchè è nato senza obiettivi apparenti, in una panetteria tra i vicoli di Genova.

A Gianni Amelio, direttore del Torino Film Festival, l’onore di aver dato un senso alle nostre vite salvando dall’oblio a cui era destinata quest’opera – fino al punto in cui la suddetta risulterà effettivamente vincitrice, del TFF.

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4 Responses

  1. LoBo ha detto:

    Da vedere…

  2. Xeh ha detto:

    Me encantó

  3. ale ha detto:

    ..ecco, si potrebbe organizzare una serata cinema tra una decina di giorni….potrebbe vedermi partecipe…

  4. Baltic Man ha detto:

    E adesso la brutta notizia.
    Mary, la protagonista di questa micidiale storia, è morta qualche mese fa.
    Bastarda vita, sì.

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Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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