Archive for febbraio, 2011

Librando ando


03 Feb

…ma ormai siamo tutti intrappolati nelle tristi vesti di studentelli un po’ fuori corso, le nostre sbronze culminano con la faccia dentro al cesso, le nostre canne passano di bocca in bocca durante l’ora di educazione fisica, gridiamo slogan scritti da altri con l’incazzatura fomentata a tempo, siamo apolitici, apartitici e pure apolidi. Tifiamo per la rivoluzione sessuale, ma le battute sul culo di Marrazzo ci fanno morire, odiamo il Vaticano, ma guai a chi tocca il cenone della Vigilia, siamo democratici ma le battute sugli ebrei fanno raggrinzire le nostre chiappe moralmente a sinistra. E’ per questo che Henry Miller andrebbe somministrato in dosi massicce per proteggerci dal conformismo di ogni storia e colore.

Finalmente un blog che parla come pensa. Che pensa perché legge. Che legge prima di scrivere. Che scrive in quanto legge. “Librando” non è un titolo particolarmente ermetico: dovrebbe essere chiaro fin dall’inizio che si parla di libri (anzi: di letteratura, che è diverso). Quel che aggiunge sale alle – sagaci – recensioni, però, è la risposta a un mio personale feticcio, fedele all’idea romantica che collega ogni libro con una congiunzione astrale di fattori allineati al posto giusto nel momento esatto: il come e perchè si arriva a leggere qualcosa. Come e perchè un’opera o un autore che ti cambierà la vita appare sul tuo cammino inaspettatamente, in circostanze non sempre chiare. La blogger in questione ci regala questi dettagli, che effettivamente potrebbero essere “dettagli” per chi legge un libro di moccia su un autobus andando a lavorare, mentre non lo sono per chi aspetta tutto il giorno di tornare a casa dal lavoro per sapere se Giovanni Drogo uscirà dalla sua caserma o no, anzi.

Bah. Fatene quel che volete, questo è il blog.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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