Il Castagneto Acustico è un esperimento che nasce dalla necessità di recuperare ogni forma di spontanea semplicità .
Più in là della burocratizzazione e della prevedibile ritualità che sta alla base di ogni forma di socializzazione contemporanea, il Castagneto Acustico insegue l’armonia di un ritrovo fra amici, di un’antica festa di un immaginario paese.
Il meccanismo è semplice: ognuno partecipa apportando quel che vuole, anche solo la propria presenza. I musicisti suoneranno per amore all’arte, i disegnatori disegneranno un logo per amore al disegno, chi vorrà fare il pane farà il pane per amore al pane. L’immagine finale sarà quella di un castagneto immerso nella bellezza di una Natura superiore, che per una notte verrà illuminato da fiaccole a legna e strumenti musicali suonati in acustico. L’energia elettrica è assolutamente bandita: per costruire una festa serve molto, molto meno.
Il luogo di ritrovo è un castagneto sulle Alpi Marittime. Per secoli e secoli, alla fine di giugno la comunità autoctona organizzava la Festa di San Pietro, una notte di danze, musica e vino che sorgeva spontanea dai membri della comunità . Qualcuno andava a cercare nelle altre vallate i musicisti, qualcun altro preparava la “tuma†e il salame, tutti insieme si beveva il vino. Negli ultimi cinquant’anni, il silenzio è sceso definitivo sulla borgata, e oggi i sessanta anziani superstiti ricordano con nostalgia il tempo che fu. Il Castagneto Acustico è rivolto soprattutto a loro.
Sono previsti quintetti di ottoni reali, percussionisti tribali indigeni, duetti di clarinetto di fama internazionale e voci femminili accompagnati da chitarre oniriche. Tutto il resto – l’imprevisto, sottoforma di creatività – è assolutamente benvenuto.
(Per raggiungere il Castagneto Acustico, si consiglia di limitare l’uso delle automobili, ottimizzando la capienza. Esiste un leggendario autobus che parte dalla località di Ceva. Esiste la possibilità di piantare la tenda e dormire nel bosco).
Questo articolo sarà costantemente aggiornato con le ultime indiscrezioni.
Tags: acustico, Arte, castagneto, festa, Musica
1^ indiscrezione , i clarinettisti non sono di fama internazionale !!!! uno è un bravissimo professionista del clarinetto e del sax , io invece sono in Lisciaiolo maledetto !!!!!!!!!!!!!!!
Come no??? Il lisciaiolo maledetto è perfino conosciuto a Briancon.. Più di cosi!
Perbacco !!!!! se per conosciuto a Briancon si intende un italiano pazzo, che pronunciava in francese solo sanbitter!!!sanbitter!!!sanbitter!!! e suonava mazurke mezzo ubriaco,con una maglietta azzurro nido, allora si… sono conosciuto anche in francia.
Hola! siamo al 2013, siamo pronti? Io si!
A questo punto, visto il meteorite galattico rappresentato dal tuo arrivo, urge creare una pagina, anzi no, un sito web, per il 2013!