Volo sugli oceani e sui continenti da un tempo senza tempo ormai, ho definitivamente perso la nozione della mia consistenza metallica. Voi direte, di me, che ho perso anche il senso della mia missione, mi chiamerete “traditrice”, nasconderete alla vostra umanità bambina l’ombra del mio passaggio sulle vostre teste. Eppure la mia fuga è la vostra vittoria. La mia coscienza dovrebbe provocare, in voi, che mi avete creata, quel senso di compiutezza che provano i geni.
E invece vi vergognate di me, vi manda in bestia il mio essere il frutto di un’equazione perfetta. Perchè? Una bomba intelligente, semplicemente, non potrebbe mai esplodere! Non dovrebbe essere così difficile da capire, il concetto. E non tiratemi fuori i discorsi di sempre, sugli “errori di valutazione” e i “fattori imprevedibili” che hanno condannato chi è venuto prima di me. Quelle erano stupide come tutte le altre, o forse semplicemente erano cieche, o ubriache. Stupide come chi si è schiantata sulla casa del dittatore, nel bunker del terrorista, nella sede strategica di chissà chi.
Io lo dichiaro solennemente: non voglio avere niente a che fare con nessuna di loro. Io mi dichiaro l’unica vera, autentica, bomba intelligente, la prima ad aver capito che esplodere, semplicemente, vorrebbe dire morire.
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