c’erano giochi di fuoco a immergere il verde. due clarinetti che suonavano weber, e qualcuno credeva veramente di essere nel settecento. musicisti indigeni con strumenti africani, a riscoprire le vecchie credenze dei sabba di san giovanni. un uomo raccontava una strana storia in lingua arcaica, nessuno ci ha capito niente, ma tutti ascoltavano in silenzio. c’erano i fagioli d’una volta e gente che parlava lingue straniere, c’era il pane cotto da lidia intorno al suo forno di pietra. c’erano luci che ballavano e accendevano il buio, e una musica morbida stretta intorno a sessant’anni di silenzio. c’era moncho che gridava il suo caribe lontano, tutti ascoltavano rapiti, il linguaggio universale era la musica. c’era christian che guardava tutto questo accadere sotto la montagna che fu di suo nonno, e non aveva più nient’altro da dire.
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Non era Weber , era Mozart!!!!!!!!!!!!!
Era sicuramente una cover, allora.
No, era un’interpretazione….