Avete cinque minuti a testa per parlare di voi

10 Feb

A quanto pare “discorso”
[dis-cursus]
significa, in origine,
il correre qua e là,
le mosse,
i ‘passi’,
gli intrighi,
i movimenti incerti.

A quanto pare quindi
“discorso”
non vuol dire niente.

Vuol dire quel che vuole dire
cioè una serpentina impazzita tra un’idea e l’immagine di un’idea
tra la sostanza eterea di una materia fine a se stessa
un isterico scivolare verso i confini del linguaggio.

E quindi “discorso”
è una sequenza logica di sequenzialità illogiche
nel tentativo disperato di dare un ordine a quel che è fatto di aria,
sostanza gassosa.
Ma è anche un gioco di seduzione e di compromesso
un gioco con il fuoco, l’immensità del mare.

E allora il discorso è
in fin dei conti
soprattutto una domanda:
perché continuare a parlare?

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Diary of a Baltic Man

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