Archive for giugno, 2013

Haiku – San Giacomo


20 Giu



Una chiesetta medievale

inutilizzata da decenni

accesa a fiamme e fuoco e libertà.

Il sole non è che una stella mattutina


15 Giu

L'ombra del camminante

Io lasciai i boschi per una ragione altrettanto buona di quella per cui mi ci ero stabilito. Forse mi pareva d’avere altre vite da vivere, e di non potere dedicare altro tempo a quella sola.
E’ notevole con che facilità e insensibilità noi prendiamo una certa strada e ci facciamo un sentiero ben tracciato. Ero là da appena una settimana, e già i miei piedi avevano segnato un sentiero dalla mia porta alla riva dello stagno.

Imparai questo, almeno, dal mio esperimento: che se uno avanza fiducioso nella direzione dei suoi sogni, e cerca di vivere la vita che s’è immaginato, incontrerà un inatteso successo nelle ore comuni. Si lascerà qualcosa alle spalle, passerà un confine invisibile; leggi nuove, universali e più libere cominceranno a stabilirsi dentro e intorno a lui, oppure le leggi vecchie saranno estese e interpretate in suo favore, e in senso più ampio.

Così egli vivrà con la licenza di un più alto ordine di esseri.

Today is tomorrow?


08 Giu

Today is tomorrow?

Y qué serìa este pendiente que llevas al cuello?

El presente. Un presente que no termina nunca.

Un presente que no termina nunca, es la peor pesadilla que se haya oìdo nunca. Ahora entiendo porqué lo llevas al cuello. Asì tienes un lazo. Un lazo que te tiene amarrado a sì mismo. Menuda paradoja, matòt. Tu sì que estàs en una trampa.

No te creas tan seguro. A fin de cuentas, también tu seguridad puede ser un lazo que te tiene amarrado a sì misma.

Sì, tienes razon, matòt, pero un poco de seguridad, de vez en cuanto, no molesta. En cambio un presente que no termina nunca, creeme que no lo podrìa soportar.

Y porqué deberìas soportarlo? Tal vez sea suficiente vivirlo. Tu cargas con el peso antiguo del pasado mientras tus pies tiemblan en el humo blanco del futuro. No crees que serìa mejor un presente que no termina nunca? Asì todo sigue siendo. También lo que todavia queda por venir

No sé. Tu idea me suena a carpe diem. Y yo nunca confié en palabras en latìn, matòt. Si me quitas el olvido y la esperanza, me destruyes a la filosofia, y esto sì es un juguete que me divierte.

Pero entonces te pierdes lo mejor. Estamos buscando lo mismo, no te dàs cuenta? La bendita filosofía no es más que nostalgia, el deseo de sentirse en casa en cualquier sitio. No te parece maravilloso? Nostalgia y deseo. Presente permanente.

Esto suena bien. Es por esto que te lo llevas al cuello?

Es por esto. Piel de chivo sobre mi piel. Todavìa quedan las marcas de sus dedos, cuando lo moldeò mientras estaba caliente. El mismo deseo de aquel dìa en que la encontraré.

Y como podràs encontrar algo que ya tienes? Algo que ya, de alguna manera, perdiste?

Y como puedo tener algo que ya, de alguna manera, perdì?

A ver. Piel de chivo y marcas de sus huellas?

Nostalgia y deseo. Presente permanente.

MittelEuropp


05 Giu

Wien

L’Austria.
Cortesia sgarbata, efficiente alienazione mitteleuropea.
I treni sono fatti di velluto verde, le piste ciclabili sono più affollate dei parcheggi a strisce blu.
Ma un riflesso d’inquietudine rimane stampato negli occhi dei passanti.
Facce sofferenti, ricordi di guerre vicine e lontane, i Balcani e Zagabria e Francesco Giuseppe e i grandi fasti dell’Impero.

Nel ricordo di due decenni rimane concentrato un pezzo in avanti di storia dell’uomo.
Freud, Jung, la psicanalisi.
Schiele, Klimt, le visioni profonde.
La Vienna del 1910, i suoi grandi architetti.
E la violenza di Schönberg, dopo di lui la musica non sarà più la stessa.

A cosa serve l’Austria, terra di boschi e di basse montagne e di tranquille cittadine con le strisce pedonali verdi?
A formare le nuvole delle piogge che verranno.

Give my love to Rose


02 Giu

Gli Hobo.
Lavoratori migranti, ma anche poeti.
Nel loro habitat fatto di treni e avamposti di stazioni, avevano un nemico naturale: gli agenti privati al servizio delle compagnie ferroviarie.
Give my love to rose è la storia di un incontro tra il poeta e un uomo sofferente, picchiato a morte sul treno, sulla sua via del ritorno a casa.

 

I found him by the railroad track this morning
I could see that he was nearly dead
I knelt down beside him and I listened
Just to hear the words the dying fellow said

He said they let me out of prison down in Frisco
For ten long years I’ve paid for what I’ve done
I was trying to get back to Louisiana
To see my Rose and get to know my son

Give my love to Rose please won’t you mister
Take her all my money, tell her to buy some pretty clothes
Tell my boy his daddy’s so proud of him
And don’t forget to give my love to Rose

Tell them I said thanks for waiting for me
Tell my boy to help his mom at home
Tell my Rose to try to find another
For it ain’t right that she should live alone

Mister here’s a bag with all my money
It won’t last them long the way it goes
God bless you for finding me this morning
And don’t forget to give my love to Rose

Give my love to Rose please won’t you mister
Take her all my money, tell her to buy some pretty clothes
Tell my boy his daddy’s so proud of him
And don’t forget to give my love to Rose.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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