Archive for maggio, 2014

Nella bella letteratura, purtroppo, nulla è così difficile da descrivere come un uomo che pensa


25 Mag

Per riuscire a varcare porte aperte, si deve badare al fatto che gli stipiti sono duri: questo principio che il vecchio professore aveva seguito per tutta la vita, è semplicemente un postulato del senso di realtà. […] Chi lo possiede, non dice ad esempio “qui è accaduto, accadrà, o deve accadere questo o quello”, ma dirà: “qui potrebbe, o dovrebbe accadere questo o quello”; e se di qualcosa gli si spiega che è come è, allora penserà: “Certo ,ma potrebbe anche essere diversamente”.

Tutte le possibilità lo attraevano, ma qualcosa di più forte di quell’attrazione gli impediva di coglierle. Perché viveva quindi in modo così irrisoluto e confuso? Di certo, si disse, quello che lo legava a una forma di esistenza solitaria e anonima non era altro che l’impulso coattivo a scomporre e ricomporre la realtà.

Lo spirito non riconosce nulla di illecito e nulla di lecito, poiché tutto può avere una qualità che lo inserisca un giorno in un nuovo grande contesto. Lo spirito è così il grande creatore di alternative, ma di per sé è inafferrabile e si potrebbe quasi credere che sia capace solo di distruzione. Ogni progresso è una conquista nel particolare e una scissione nell’insieme; è un aumento di potenza che sfocia in un progressivo indebolimento, e non v’è rimedio.

Secondo tradizioni attendibili, nel corso del XVI secolo, che è stato un periodo di fermento spirituale estremamente intenso, si incominciò a non cercare più di indagare i segreti della natura, come era accaduto fino a quel momento in due millenni di speculazione religiosa e filosofica, ma ci si accontentò di studiare la superficie in un modo che non si può definire altrimenti che superficiale. Ma se consideriamo quali sono le qualità che conducono alle scoperte, troveremo libertà dagli scrupoli e dalle inibizioni consuete, coraggio e altrettanta intraprendenza, voglia di distruggere, capacità di prescindere da considerazioni morali, un mercanteggiare paziente per il minimo vantaggio, la caparbia attesa, se necessario, che si avveri lo scopo, e il culto della misura e del numero, che è la più calzante espressione della diffidenza nei confronti di tutto ciò che non è sicuro; in altre parole, non troveremo altro che gli antichi vizi dei cacciatori, dei soldati e dei mercanti, semplicemente trasferiti qui sul piano intellettuale, e convertiti in virtù.

Le parole saltano da un albero all’altro come scimmie. Tra poco sarò fuori, e dal mio ruolo tanto importante avrò detto appena: “I cavalli sono sellati”. Andate tutti al diavolo!
Abbiamo conquistato la realtà e perduto il sogno.

Liberamente tratto da L’uomo senza qualità, capolavoro di Robert Musil

Arena entre las teclas


13 Mag

Questa mattina la barra spaziatrice del mac è rimasta incollata al suo fondo.

Il salnitro, che giorno e notte invade l’aria di Salgar, si sta mangiando i meccanismi elettronici che danno accesso al mio mondo virtuale.

Tutto suggerisce una rapida fuga.

Guido Boggiani


10 Mag

boggiani

L’archivio conserva i resti dei tempi eroici.
Il concetto di frontiera, il solito feticcio.
Guido Boggiani, pittore, fotografo, esploratore, etnografo.
Viaggiatore, poeta, uomo del suo tempo, omosessuale.
Si concesse il lusso di essere ucciso dagli ultimi cannibali.

Ben pochi sanno quante fatiche e quanti sacrifici costino alle volte queste esplorazioni benché in apparenza modeste; e gli stessi viaggiatori dopo qualche tempo non vogliono d’esse ricrdare che la parte migliore. Ma è un gran brutto trovarcisi! Tanto più per uno, come me, che non dispone nè di mezzi sufficienti nè di gente adeguata: per cui mi trovo spesso a dover pensare a tutto, non solo, ma anche a fare personalmente ciò che i servi dovrebbero fare im vece mia.

Ho pensato bene, o male che sia, di contrattare coi padroni della schiavetta, perché essa rimanga con me per tutto il tempo che resterà qui ancora. Dopo trattative andate assai per le lunghe, vi hanno acconsentito mediante il pagamento anticipato di una decina di metri di tela cotona, di alcuni fazzoletti dai colori vivaci e di altre piccole cosette di poca importanza. Per cui da oggi in poi sono ammogliato… sino a nuova avviso.

Dopo quattro mesi di estenuante ricerca Cancio giunse in unatolderìa (villaggio). Là trovò i miseri resti di Boggiani e di un altro uomo. La testa dell’esploratore era stata fracassata da un’ascia e poi decapitata. In accordo con una credenza locale con questo accorgimento l’anima non avrebbe potuto fare incantesimi. La sua macchina fotografica era stata nascosta in un buco sotto terra

Hostales


06 Mag

Nella mia stanza [d’ostello] le pareti sono di legno, sottili.

Di là, delle voci.

Suerte a todos.

Que les vaya bien.

Te vas?

Sì. Voy para Cali. Adiòs.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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