Un incrocio deserto, nuvole e pecore.
Una chiesa bianca su sfondo bianco con passanti bianchi.
Luce bianca.
Il taxi si ferma per chiedere informazioni.
La venditrice di schede telefoniche abbozza un saluto.
“Where are you from?â€, chiede.
Italy.
“Italy? Waitâ€.
E fugge di corsa, e rimane sua figlia.
Una bambina di cinque anni circa, treccine sparate verso l’alto e verso l’alto alza anche gli occhi.
Tutt’intorno l’incrocio tace, immerso nel suo bianco non esserci.
La signora torna con un cartoncino scritto a penna.
“Mezzo-caricoâ€. “Coloratoâ€. “Centrifugaâ€. “Che vuol dire?â€
“Che vuol dire?â€, chiede.
Nel frattempo le pecore invadono la strada.
Proprio lì, di fronte alla chiesa.
“Si tratta di una lavatriceâ€.
“Si tratta di una lavatrice, è vero, me l’ha comprata mia figliaâ€.
Sua figlia la bambina con le treccine sparate verso l’alto?
“La mamma della bambina.
La bambina è mia nipoteâ€.
“Finalmente incontro due italiani.
Così potrete tradurre in ingleseâ€.
Ma come si traduce in inglese centrifuga?
Prova a spiegare il concetto.
Prova a spiegarlo senza usare le mani.
Nella strada, nuvole e pecore.
Il gregge ha riempito anche l’asfalto.
L’incrocio non è più deserto.
Quel che era bianco, adesso è ancora più bianco.
Tags: Bianco
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