Tra gli steli di rosa del giardino digitale crescevano verdi i fiori del tempo
rispondevano ai richiami dei procuratori
mantenevano in vita priorità di amori
tra gli steli di rosa del giardino digitale.
La luce bianca illuminava i loro volti.
Incorniciati nell’oblò nero di un cappuccio di feltro resistevano al freddo e alla sete
e controllavano il mondo,
interagivano con la speranza,
contribuivano a mantenere pulita la nostra coscienza.
La valle immensa d’autunno rimaneva grigia dietro le loro spalle,
semimascherata di codici strani.
Esibita e nascosta tra le distrazioni del miraggio
avrebbe potuto scovarla solamente una webcà m.
Eppure
Tra i rami di melo del giardino digitale
invecchiavano rapidi i giorni del tempo.
Riflessi nello schermo di retine sofferenti
cercavamo anche noi una connessione ed un senso.