Užupis

17 Feb

Užupis

Correvano i bambini, infagottati nei loro vestiti da neve, mentre le madri (tre donne totalmente diverse tra loro) sfioravano il vetro con il dito, allungando verso il basso la distrazione dai loro pensieri, sorridendo con la mente alla vista di tutto quel che accadeva – o non accadeva – in quel momento nel mondo,
alla vista degli altri proiettati sui loro “sé”.

I bambini, in abiti viola, correvano lontani verso la strada, e con le piccole mani sul vetro della finestra ripetevano i movimenti delle loro madri e tentavano di far scorrere il mondo, distanziando il piccolo pollice e il piccolo indice da un ipotetico centro, come a voler ingrandire un qualcosa che, nel rumore sordo della vita, per un momento aveva catturato la loro attenzione.

Là fuori, la statua dell’Angelo e le luci di Natale ancora accese da qualcuno che non si arrendeva al Gennaio, illuminavano un mondo dall’altro lato del fiume,
dall’altro lato da tutto.

Pic by Daiva

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Diary of a Baltic Man

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