Quando dico Bogotà voglio dire montagne
montagne di nero che si alzano là dietro
il monossido di carbonio che si arrende sugli eucalipti
lo schiaffo delle Ande pone fine alla sua tregua.
Bogotà frenetica Bogotà selvatica
Per il taxista che mi raccoglie questa notte, metà della città rimane tierra incógnita
terra di nessuno
terra degli altri
Metafora Capitale di questo strano Paese, che ancora si oppone all’imbrigliamento della sua geografia.
‘La mappa imprigiona il territorio, qui si può solo procedere con la bussola’,
dicono gli arhuacos della Sierra Nevada mentre si fanno largo tra i loro sentieri.
Bogotà è montagna ma sono montagne altre.
Il selvatico qui è l’uomo, la sua strada nel nero.