Archive for agosto, 2019

To my home, which is Everybody’s home


29 Ago

Moon Traveller

Torno a casa ogni sera
ogni giorno riparto.
Gli altri vengono a cercare cose qui,
io mi allontano per cercare il mondo.

Mi dicono “dovresti vederti meglio” e io rimango a pensare.
Mi dicono: “quel che fai muove le cose”
e io rimango fermo a osservare.

Questo non è un film non è un diario non è storia per gli altri
troppi sottotitoli da dover inserire
troppe note di pagine che appesantirebbero il testo.

Torno ogni sera e ogni giorno riparto
questo è il mio destino,
quel che mi lascio dietro non conta.

Due amici


20 Ago

La vedi, quella vecchia panchina.
Un’asse di legno appoggiata su due blocchi di pietra.
Ogni casa aveva la sua. Stavano sempre lungo la parete più calda, e guardavano a sud.
Erano elementi centrali: stabilendo una pausa, davano un ritmo alla giornata di lavoro. Nelle ore più calde, o nell’ultimo spiraglio di luce, ci si rifugiava lì. Con gli occhi chiusi ad ascoltare il vento marino. Con la schiena appesa al muro, ad assorbire ciò che restava del calore del giorno.

I due vecchi che abitavano in quest’angolo (l’ultimo dei due è morto quest’anno) si incontravano ogni sera, ognuno sulla sua panchina. Il primo che arrivava chiamava l’altro come un fischio. Erano come due uccelli, o due ghiri, due animali che vivevano la loro casa come un elemento in più nella natura circostante. E che vivevano la natura circostante, addomesticata, come un prolungamento della loro casa.
Quando entrambi si erano seduti, rimanevano così, in silenzio, a passare insieme l’ultima mezz’ora di luce.
La schiena appoggiata all’intonaco caldo, ad assorbire calore.
Non avevano niente da dirsi, e allo stesso tempo si stavano dicendo tutto.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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