Ecco,
infine,
ciò che la gente voleva,
ciò a cui lo Zeitgeist
[lo spirito del tempo]
anelava.
Tutti finalmente a casa,
il lockdown,
la fine delle incombenze tristi,
l’inizio di un tempo migliore.
Ecco il lockdown,
la dichiarazione,
il manifesto.
“Vogliamo restare a casa,
restare soli,
gestirci il tempo”.
Vogliamo tutto quel che già c’era
[l’amore, il gioco, le relazioni]
ma lo accetteremo in forma diversa,
impact-free, zero emissioni, streaming online.
Il pianeta non poteva più sopportare quell’esuberanza dei sensi.
“Spostare i corpi o spostare le prospettive?”, si chiedevano un po’ tutti nei grandi palazzi.
Il capitalismo già da tempo si stava organizzando:
una sola, grande piattaforma per comunicare
una logistica di e-commerce e online-shop che ti porta tutto a casa.
Una diversa maniera di stare al mondo,
ed è quello che vogliono i quindicenni,
e lo vogliono i dodicenni,
e quindi sarà così.
Non c’è governo occulto,
non c’è complotto strano.
È l’umanità compatta che si muove,
come una cosa viva,
come un virus dentro le cose.
È l’umanità compatta in evoluzione,
verso una nuova specie,
verso una nuova era.