Archive for settembre, 2022

Was bleibet aber, stiften die Dichter


23 Set

Ciò che resta, lo istituiscono i poeti.
I Poeti: in tedesco li scrivono con la D maiuscola.

Da dove viene il nome Italia? La parola alla Crusca

L’origine del nome è discussa e incerta. Non mancano le interpretazioni leggendarie, come chi lo vorrebbe comporsi dal fenicio “I-dah-yya”, la “terra che cresce al di là della Grande Montagna”. La Grande Montagna è l’Etna.

Ma Italia dunque è un nome di montagna.
Il Poeta  parla dell’antica terra che si chiamerà poi Italia, ma che il nome suo ancora non l’aveva.
Parla di quelle tribù, meglio che popoli.

Tribù, meglio che popoli.
Le Tribù conservano il contatto con il fuoco.
I popoli, il fuoco lo hanno spento.

 

 

Ma oggi sono salito su un tetto e c’era il sole freddo ed era fatto di pietra.
Il tetto era fatto di pietra, al passaggio di un fiume di un antico marchesato,
marchesato alpino,
marchesato di montagna.

La convivenza del feudo della fabbrica idraulica delle case delle signore.
Le figlie dei principi suonavano l’arpa, per allietare l’inverno a chi era costretto attorno a un fuoco.

Le tribù conservano il contatto con il fuoco.
Gli esseri umani che diventano popolo, quel fuoco lo hanno spento.

Fratelli d’Italia di Germania e di Spagna
Fratelli di Lituania, sorelli del tempo.
Sulla metropolitana di Milano viaggiano i ventenni con barba e mascara.
Sulla metropolitana di Milano viaggia un’umanità in camicia, si porta dentro la memoria del fuoco.

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13 Set

Narva (in russo?????) è una città dell’Estonia nord-orientale, all’estremo lembo d’Europa, che conta 65.886 abitanti.

Gli estoni sono solo il 15%, mentre l’86,41 è di etnia russa. Questa anomalia si deve a quanto accaduto dopo il 1945, quando le autorità  sovietiche proibirono il rientro della popolazione estone sfollata e deportata, dando priorità  ai cittadini sovietici provenienti dal resto della Federazione. Quarantacinque anni più tardi, con l’indipendenza dell’Estonia, la sorte fu inversa: alla maggior parte dei cittadini russofoni è stata rifiutata la cittadinanza estone, in base a una legge che garantiva la suddetta a chi era residente in Estonia prima del 1940. Oggi, dunque, solo il 46% degli abitanti della città è di cittadinanza estone, mentre il 18% è a tutti gli effetti apolide. Con il 93% della popolazione di lingua russa, la città di Narva costituisce la principale enclave russofona nel territorio dell’Unione Europea.

Oggi, 13 settembre 2022, la città si prepara alle restrizioni dei visti che entreranno in vigore lunedì 19 settembre. A causa della guerra in Ucraina, il governo estone ha deciso di chiudere le frontiere ai cittadini russi. Il Ponte dell’Amicizia, che unisce la città di Narva con la cittadina gemella di Ivangorod, dalla prossima settimana sarà chiuso al transito turistico e commerciale.
Sulle due sponde del grande fiume Narva, in questa mattina di settembre in cui c’è già aria d’autunno, alcuni uomini dai capelli grigi stanno in acqua con i pantaloni di gomma. Sono pescatori di un lato e dall’altro, pescano il pesce in una stessa lingua. Si guardano ma non possono parlare, anche perché, sullo sfondo, l’imponente centrale idroelettrica di Ivongorod copre ogni possibile suono, con il suo lamento costante. Sui tabelloni pubblicitari, lì intorno, grandi scritte in cirillico invitano la popolazione a combattere la grande piaga dell’HIV. Nel primo decennio del XXI secolo, la città ha vissuto un preoccupante aumento dei contagi di questa malattia, con una media di 150-200 nuovi casi annuali.
Narva, dunque, si prepara all’inverno.
Il Ponte dell’Amicizia, in questo tardo 2022, rimarrà  in silenzio su un fiume ghiacciato.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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