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Il Castagneto Acustico – 2012


23 Giu

No time no space

Una festa.
Una festa?
Una festa.

Senza responsabili né denaro in circolazione, senza programmi né sponsor, senza nessun’altra regola se non quella della condivisione.

Mario e Ernestina, classe 1925, raccontano che nei giorni antichi in cui a Viola Castello abitava ancora la musica, i giovani del paese mettevano insieme la loro voglia di ballare. Qualcuno scendeva a valle a cercare i musicisti, qualcun altro faceva il pane, altri ancora preparavano i formaggi.
Non c’erano soldi: la festa si faceva senza soldi.
Non c’era energia elettrica: la festa si faceva senza energia elettrica.
Ma c’era desiderio e passione, e bastava quello, per fare la festa.

Il Castagneto Acustico è desiderio e passione, assenza di soldi, niente di elettrico.
Lo scenario è un bosco illuminato dal fuoco, nei secolari boschi di Viola Castello, che ancora resistono all’abbandono dell’uomo.
Musicanti e narratori, danzatori e teatranti, cucinieri e spillatori di vino, peccatori e disegnatrici, gente semplice e contadini. Tutti insieme senza un programma, ognuno viene e porta quel che vuole di sé.

L’appuntamento è nel Bosco del “Grimaldo”, frazione Castello, Viola. Venti km sopra Ceva. Domenica 8 luglio, dal pomeriggio a notte.
Cibo e vino ci sarà, ma cibo e vino è anche benvenuto.
E’ un bosco, quindi il più grande hotel, quindi si possono piantar tende e accampamenti.
Le vacche di Aldo hanno già iniziato a falciar l’erba, e preparare il terreno.

Sonorità diverse


04 Lug

Il Castagneto Acustico

c’erano giochi di fuoco a immergere il verde. due clarinetti che suonavano weber, e qualcuno credeva veramente di essere nel settecento. musicisti indigeni con strumenti africani, a riscoprire le vecchie credenze dei sabba di san giovanni. un uomo raccontava una strana storia in lingua arcaica, nessuno ci ha capito niente, ma tutti ascoltavano in silenzio. c’erano i fagioli d’una volta e gente che parlava lingue straniere, c’era il pane cotto da lidia intorno al suo forno di pietra. c’erano luci che ballavano e accendevano il buio, e una musica morbida stretta intorno a sessant’anni di silenzio. c’era moncho che gridava il suo caribe lontano, tutti ascoltavano rapiti, il linguaggio universale era la musica. c’era christian che guardava tutto questo accadere sotto la montagna che fu di suo nonno, e non aveva più nient’altro da dire.

Il Castagneto Acustico


03 Mag

Il Castagneto Acustico è un esperimento che nasce dalla necessità di recuperare ogni forma di spontanea semplicità.

Più in là della burocratizzazione e della prevedibile ritualità che sta alla base di ogni forma di socializzazione contemporanea, il Castagneto Acustico insegue l’armonia di un ritrovo fra amici, di un’antica festa di un immaginario paese.

Il meccanismo è semplice: ognuno partecipa apportando quel che vuole, anche solo la propria presenza. I musicisti suoneranno per amore all’arte, i disegnatori disegneranno un logo per amore al disegno, chi vorrà fare il pane farà il pane per amore al pane. L’immagine finale sarà quella di un castagneto immerso nella bellezza di una Natura superiore, che per una notte verrà illuminato da fiaccole a legna e strumenti musicali suonati in acustico. L’energia elettrica è assolutamente bandita: per costruire una festa serve molto, molto meno.

Il luogo di ritrovo è un castagneto sulle Alpi Marittime. Per secoli e secoli, alla fine di giugno la comunità autoctona organizzava la Festa di San Pietro, una notte di danze, musica e vino che sorgeva spontanea dai membri della comunità. Qualcuno andava a cercare nelle altre vallate i musicisti, qualcun altro preparava la “tuma” e il salame, tutti insieme si beveva il vino. Negli ultimi cinquant’anni, il silenzio è sceso definitivo sulla borgata, e oggi i sessanta anziani superstiti ricordano con nostalgia il tempo che fu. Il Castagneto Acustico è rivolto soprattutto a loro.

Sono previsti quintetti di ottoni reali, percussionisti tribali indigeni, duetti di clarinetto di fama internazionale e voci femminili accompagnati da chitarre oniriche. Tutto il resto – l’imprevisto, sottoforma di creatività – è assolutamente benvenuto.

(Per raggiungere il Castagneto Acustico, si consiglia di limitare l’uso delle automobili, ottimizzando la capienza. Esiste un leggendario autobus che parte dalla località di Ceva. Esiste la possibilità di piantare la tenda e dormire nel bosco).

Questo articolo sarà costantemente aggiornato con le ultime indiscrezioni.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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