Posts Tagged ‘Baltico’

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13 Set

E Mosé alzò le braccia al cielo e disse: “é tutto lassù”.
E Salomone portò le mani alle tempie e disse: “è tutto qua”.
E il Cristo allungò le mani sulla croce e disse: “é tutto più in là“.
Poi venne lo scienziato, e tutto divenne relativo
ma le voci si fondono e si confondono nella moquette scura del bar
nella lacrima fredda del softjazz
nell’ambito scuro della cameriera
che questa sera non ha voglia di sorridere
e sorriderà.

L’uomo meno potente del mondo


14 Ott

L’altro giorno uno di quei canali satellitari parlava delle elezioni in Lituania.
Le elezioni in Lituania.
E a chi gliene importa? A nessuno, nemmeno ai lituani, davvero.
Ricordo un astensionisimo a cifre folli, robe tipo il 60%, o giù di lì. Ricordo che, discutere di politica con un compagno di università, era un’impresa impossibile, e il baricentro del discorso cadeva sempre sull’eterna paranoia di una futura e certa invasione russa.
La politica interna era roba assente dai giornali, e a pensarci bene, erano piuttosto assenti anche i giornali.

Ciònonostante erano felici.

Luce, ombra, apoteosi di luce


23 Giu

Enfoque de luz roja en el blanconegro de tu piel. Flash. Luego todo desaparece, desaparecen los sentidos y solo tu presencia queda en la colchoneta de piedras. En la oscuridad total tu ya no existes cerca de mi, apoteosis y ternura llenan el aire, allà donde terminan mis dedos empieza tu hùmeda entidad y mis ojos ahora se mueren en el blanconegro de tu piel.

Dalle Alpi alle Piramidi, dal Mazzanarre al Reno -passando per Colombia- resiste in piedi la balla di cartone della Famiglia Perfetta. Bimbi, padri e nonni vittime e carcerieri di sè stessi nel sacrificio di un nome – o un cognome – esempio e guida per la società. Poi, si entra nel Mulino Bianco e si scoprono le crudeltà più insensate, gli stessi errori ripetuti da tre generazioni, l’odio reciproco come collante per infarcire le cene domestiche. Tutti attorno al capofamiglia, coi coltelli tra le ginocchia, nel tepor del focolare.

In nessuno dei 16 paesi impegnati all’Europeo si segue la faccenda come in Colombia. Davvero. Questa gente e’ completamente malata di calcio, soprattutto di calcio europeo, e arriva agli estremi di spiegarmi che tal Aquilani e’ un giocatore della Roma e non e’ un infiltrato nelle fila azzurre. “Logico “che oggi El Espectador cartaceo apra con la notizia dell’eliminazione degli adorati “azzurris”, logico.

Immerso nella brezza del mio letto gigante dalle lenzuola rosse e blu cercavo di raccoglier parole per spiegare ai piu’ cos’e’ stato l’addio di Compar Leo alla comunita’ barranquillera. Evidente l’infattibilita’ dell’impresa, non si puo’ certo dipingere lo straordinario personaggio a chi non ha il background per assimilarne l’essenza. Poi, il telefono squilla e Leo stesso mi annuncia, da qualche angolo di Colombia, che per l’Italia tuttavia c’e’ tempo. Ecco, that’s my friend.

Da qualche parte, sul Mar Baltico, oggi il sole non scende. La sua presenza calda irradia le lagune e feconda la terra e le menti. Con discrezione, con candida e paterna presenza brinda alla sua mezzanotte nell’angolo giù in fondo, dove acqua terra e luce si fondono nell’orgasmo della Natura. Quattro mesi di freddo, di buio e di vento scompaiono annichiliti dalla potenza dell’effimero.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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