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Portare il pesce o insegnare a pescare?


13 Set

Gianluca l’ho incontrato tra i pini e l’acciaio dei Monti Carpazi. Era lì con sua moglie Rosa, e una generosissima segretaria, a cercare pertugi da trasformare in autostrade, tra le fila serrate della burocrazia romena.
E’ lì da vent’anni, con un gruppo di buoni amici, e tanta voglia di fare. Portano medicine e quaderni, supporto morale a chi ha solamente diciassette anni e la colpa di esser nato – di esser nato lì. Il principio è semplice: si aiuta a camminare chi vuole imparare a correre, non si obbliga nessuno.

Dal 2008, Gianluca e i suoi amici hanno adottato la frazione di Bradet, comunità dimenticata da dio e dagli uomini tra Romania e Serbia. Il primo passo è stato la ricostruzione della scuola elementare, simbolo di una generazione che dovrà recuperarsi il proprio futuro. Tutto il resto, è sospeso tra sogno e utopia. Anche per questo, Gianluca e gli amici de il Giocattolo hanno bisogno di aiuto.

Bradet


09 Mag

Una notte a seicentocinquanta metri d’altezza, aria umida e fredda nell’angolo occidentale dei Carpazi. La Serbia è venti chilometri più in là, l’Europa una linea labile che quando si sposta trascina dietro di sé storie e sostanze precarie.
Il cielo sono soprattutto milioni di stelle, i cani abbaiano lontani. Le contadine hanno ancora il velo sui capelli, i due cavalli che tirano avanti i carri dei loro mariti sono reali e i all’orizzonte pagliai disegnano la silhouette della notte.
Insieme a me cammina un signore di cinquantacinque anni, parla la mia stessa lingua. Nemmeno lui sa come sia finito da quelle parti, anche lui ha smesso di chiederselo.
Intorno a lui, la disperazione. Condizione umana nel suo stato animale, estranea ai vizi e alle virtù di millenni di storia. “I disperati di oggi vent’anni fa erano bambini”, dice questo signore, con sguardo perso nel buio. Pensa qualcosa di più, pensa qualcosa che diventa vento, e silenzio.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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