Stazione di polizia di Kibera, lo slum di Nairobi.
Tensione nell’aria
eccitazione diffusa
vibrazione collettiva.
Dopodomani ci saranno le elezioni.
E volano gli elicotteri sulle nostre teste.
E squilla la tromba dalla guardiola.
Un centinaio di adolescenti armati battono i tacchi e saltano sull’attenti.
Arriva il comandante, arriva il generale, arriva il colonnello.
Tutto questo sembra il set di un film con dittatori anni 70.
Nell’architettura del contesto
nell’arredamento degli uffici
nell’abbigliamento dei presenti
leggi il fascino perverso di un mondo Altro.
Tutto questo è il set di un processo elettorale particolarmente importante, nell’Africa Orientale dell’anno 013.
Cosa succederà dopodomani?
Nel 2008, alle ultime elezioni, il disordine e la violenza etnica sono esplosi a fondo in tutto il paese, provocando un centinaio di morti e migliaia di problemi.
A Kibera, la baraccopoli più grande di Nairobi, la rabbia è esplosa contro la polizia.
Il novanta percento degli abitanti di Kibera è di etnia Luo (candidato Raila Odinga).
Il novanta percento dei poliziotti è di origine Kikuyu (candidato Uhuru Kenyatta, figlio d’arte).
Il sessantacinque percento dei kenioti vive negli slum.
Altre considerazioni qui.