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Tanaria über alles


05 Ago

Fedeltà alla Bandiera


28 Nov

Appreso e appurato che Wikipedia pretende la parvenza di una bandiera per certificare l’esistenza di una nazione, ed avendo chiaro il principio per cui il riconoscimento effettivo di un qualcosa oggi è attribuito dalla sua relativa pagina su Wikipedia, il Coniglio Lapo approva la creazione di una bandiera biodegradabile da appendere sui balconi della cara Tanaria.  Il materiale da utilizzarsi dovrà provenire dal riciclo di vecchie bandiere (sportive, di partito, religiose, pseudonazionali), ed avrà una vita utile di giorni sessanta – comunque superiore ai parametri espressi dalle direttive comunitarie in materia.

La caducità della bandiera esprime al meglio il pensiero di un leader politico esemplare quale è Lapo, che non nasconde il suo desiderio di cambiare il vessillo a scelta di come tira il vento. Gli analisti del settore sottolineano inoltre la forte contemporaneità intrinseca nella scelta di Lapo, in quanto si inserisce in quelle dinamiche di modernità liquida che definiscono la nostra epoca come “il trionfo dell’effimero”.

Se poi si considera che i venti sono quattro, moltiplicati per le dodici lune del ciclo solare, sommati al numero di individui appassionati di combinazioni grafiche astruse, si comprende facilmente perchè il Coniglio Lapo pretenda Fedeltà alla Bandiera, a patto che ogni cittadino si crei la sua.

Ecco dunque l’onore di presentare al pubblico questo pezzo d’autore di Bandiera della Tanaria, che riprende i colori dell’autunno, e si propone di diventare il pezzo-simbolo di questa stagione ricca di disegni innovativi. Il marrone e l’arancione rappresentano gli ideali di Lapo, “terra” e “carote”. Il disegno al centro è la stilizzazione del graffito dell’Uomo di Bego, antico Prototanàro che ha inciso su una caverna dell’Alta Tanaria la prima espressione artistica del Nobile Popolo.

Lapo ha quindi le idee chiare. Questa è la bandiera definitiva. Fino a nuovo ordine.

Comunicato stampa n. 2


24 Set

Da buon politico qual è, il Coniglio Lapo, portavoce e leader del Movimento, ha subito preteso un’auto di rappresentanza. Allo stesso tempo, ha smentito ancora una volta la sua intenzione di candidarsi alle prossime elezioni.

Il Coniglio, inoltre, accoglie con piacere tra le fila del Movimento Indipendentista per la Tanaria la nuova corrente esoterica e monregalese proposta dal Prof. Lorenzo Manassero, nella quale si sostiene che “l’ermetismo ligure si ispira alla mitica Caduta di Fetonte: il principe egizio (anche lui, dunque, un Negrone), sottratto il Carro Solare al padre, il dio Helios, sarebbe caduto sulla confluenza dell’Eridano con un altro fiume, luogo convenzionalmente identificato con Torino”.

La supremazia del Tanaro, a questo punto, appare più che mai palese, e anche per questo il Coniglio Lapo, ha proposto l’apertura di un’Ambasciata Tanàra nelle Isole Tonga; la creazione di un Governo Provvisorio di Emergenza e di Riprogrammazione Strutturale Applicata; l’istituzione del Ministero del Piacere (detto anche “della Famiglia”) e del Ministero degli Intrighi di Corte, in sostituzione del Ministero della Cultura (la gente della Tanaria travaja) e il ritorno al Tallero, per difendere l’economia Tanàra dalle speculazioni internazionali di Lira, Euro e Dollaro.

Tema centrale della protesta continua ad essere la denuncia degli atteggiamenti della gente dell’Est che negli anni Settanta ha invaso la Tanaria rubando il lavoro nella nascente industria automobilistica tanàra. Padovani, Trevigiani e Vicentini che hanno tentato di farci mangiare la loro “polenta e osei”, a scapito della tradizionale “pulenta saracena con bagna ‘d pori”.

Il Comitato per l’Indipendenza della Tanaria Libera invita inoltre la cittadinanza a sottoscrivere il referendum per l’abolizione del Porcellum, al fine di agevolare il sistema elettorale del Coniglium.

Il coniglio Lapo

Comunicato stampa del comitato per l’indipendenza della Tanaria


15 Set

In occasione del malcapitato Giro della Padania, transitato a Mondovì in data 6 settembre, abbiamo rilevato un certo sentimento di sorpresa e stupore, da parte dell’opinione pubblica, nei confronti della nostra presenza. Si rendono quindi necessarie alcune precisazioni, non sufficientemente chiare, nonostante gli esaustivi titoli dei giornali.

In primis, occorre evidenziare l’errore storiografico che impedisce alla verità della Tanaria di trovare spazio, nel panorama politico nazionale. Un falso geografico storico. Infatti, essendo il fiume Po considerato come tale fin dalla sorgente, al momento della confluenza con il Tanaro millanta di essere più lungo, arrogandosi così il diritto di affibbiare il suo nome al fiume che sfocia nell’Adriatico, e conseguentemente all’intera pianura cosiddetta “padana”. Lo stesso trattamento non è riservato al fiume Tanaro, la cui lunghezza è conteggiata a partire dalla confluenza tra il Tanarello e il Negrone, anziché dalla sorgente. I motivi politici sono evidenti: si dovrebbe ammettere che il Negrone è il vero padre della Nazione.
Il nostro movimento trova la sua ragione d’essere proprio in questo falso clamoroso, con l’obiettivo di affermare la realtà della Tanaria e proporre Ulmea Capitòa, anche in virtù di essere stato fondamentale crocevia del sovrano e militare Ordine dei Cavalieri di Malta, già Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
Principale promotore della protesta è il coniglio Lapo, che precisa ancora di non ragionare in termini di “destra” o “sinistra”, bensì in “anteriore” e “posteriore”, rivelando una certa lungimiranza politica.

Il coniglio Lapo

P.S.: la stampa nazionale ha finalmente rotto la censura nei confronti della causa Tanàra. In quest’articolo si parla di Lapo.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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