Posts Tagged ‘Libri’

El túnel


09 Feb

Maria Iribarne soy yo.
El hombre violento que se vio obligado en matarte, el ser incomprendido que destruye cada rayo de luz que podrían salvarlo.
Soy yo, Juan Pablo, pintor, alma solitaria en la búsqueda de una limosna de comprensión; posesión animal y humanos celos, porque al final eres tu quien no entendió que tu sol podría ser yo, y mio el calor que derramará tu hielo. Maria Iribarne es el verdugo que inspiró la mano que la mató.

Maria Iribarne eres tu.
La hembra fugaz, la aparente apatía de quien siente algo para todos,  y nada hacia nadie. El rostro ilusorio de la libertad, la melancolía frente a un cuadro que dibuja algo que al final se esfuma, se insinúa solamente. Eres tu, palabras que fluyen sobre el vidrio, instinto de jugar con la soledad de los demás. Maria Iribarne es la victima inocente de sí misma.

Maria Iribarne somos nosotros, todos.
Solitarios por decisión de los demás, causa y consecuencia de un solo malestar intrínseco.  Somos nosotros, que nos defendemos atacando, que atacamos cayendo, que caemos por culpa de quien construyó el balcón. Es por esto que El Túnel es una obra maestra: en el tormentoso dañarse reciproco de Maria y Juan Pablo, Sábato propone una metáfora perfecta de la condiciòn humana, a travès del filtro mejor: la relaciòn de amor.

(questo testo in italiano qua).

Dyb


30 Dic

Un amico ha scritto un libro, e non ̬ automatico leggerlo, ̬ automatico scrivergli Рdopo.

Un amico ha scritto un libro, perchè aveva qualcosa da dire.

Un amico ha scritto un libro, perchè avevamo qualcosa da ascoltare.

Un amico ha scritto un libro, poi un altro, poi un altro ancora. Questo di oggi è l’ultimo, prima del prossimo. Quando ho iniziato il suo primo libro, il mio amico non era ancora mio amico. Quando l’ho finito, il mio amico non era ancora mio amico, ma era già mio amico.

Un mio amico ha scritto un libro, e a questo punto è chiaro che mi è amico anche il libro, perchè i libri dei miei amici sono anche miei amici.

Un mio amico ha scritto un libro, ed è come se l’avesse narrato a voce. L’ha scritto come l’avrebbe pensato e come l’avrebbe parlato, l’ha scritto parlando, l’ha letto scrivendo. Ha scritto un libro come racconta una storia, ha scritto una storia per raccontare un libro.

Un mio amico ha scritto un libro, pieno di stereotipi e contro gli stereotipi, ha scritto un libro su una terra che fu la mia su un’età che fu la mia su una realtà che non abbiamo ancora fra le mani.

Un mio amico ha scritto un libro, per deviare il maldipancia verso inaspettate speranze.

Un mio amico ha scritto un libro per scrivere un libro, e non per pubblicare una copertina.

Un mio amico ha scritto un libro, strano, iperreale, romanzato, fotografico, trasparente, libro.

Un mio amico ha scritto un libro.

Librando ando


03 Feb

…ma ormai siamo tutti intrappolati nelle tristi vesti di studentelli un po’ fuori corso, le nostre sbronze culminano con la faccia dentro al cesso, le nostre canne passano di bocca in bocca durante l’ora di educazione fisica, gridiamo slogan scritti da altri con l’incazzatura fomentata a tempo, siamo apolitici, apartitici e pure apolidi. Tifiamo per la rivoluzione sessuale, ma le battute sul culo di Marrazzo ci fanno morire, odiamo il Vaticano, ma guai a chi tocca il cenone della Vigilia, siamo democratici ma le battute sugli ebrei fanno raggrinzire le nostre chiappe moralmente a sinistra. E’ per questo che Henry Miller andrebbe somministrato in dosi massicce per proteggerci dal conformismo di ogni storia e colore.

Finalmente un blog che parla come pensa. Che pensa perché legge. Che legge prima di scrivere. Che scrive in quanto legge. “Librando” non è un titolo particolarmente ermetico: dovrebbe essere chiaro fin dall’inizio che si parla di libri (anzi: di letteratura, che è diverso). Quel che aggiunge sale alle – sagaci – recensioni, però, è la risposta a un mio personale feticcio, fedele all’idea romantica che collega ogni libro con una congiunzione astrale di fattori allineati al posto giusto nel momento esatto: il come e perchè si arriva a leggere qualcosa. Come e perchè un’opera o un autore che ti cambierà la vita appare sul tuo cammino inaspettatamente, in circostanze non sempre chiare. La blogger in questione ci regala questi dettagli, che effettivamente potrebbero essere “dettagli” per chi legge un libro di moccia su un autobus andando a lavorare, mentre non lo sono per chi aspetta tutto il giorno di tornare a casa dal lavoro per sapere se Giovanni Drogo uscirà dalla sua caserma o no, anzi.

Bah. Fatene quel che volete, questo è il blog.

aNobii per il cinema


01 Set

La versione italiana è stata grossolanamente tagliata: mancano infatti circa 5 minuti, rappresentanti scene di nudo e una penetrazione in primo piano, durante la scena del sesso di gruppo.

…come deve fare per evitare un database in Excel il buon cinefilo che vuole classificare, secondo qualche giudizio morale astratto, i film da lui ritenuti in qualche modo degni di classificazione? Voglio dire. Per i libri esiste quella gran perla che è aNobii, che entrambi i lettori di questo blog sicuramente conosceranno. Siete a conoscenza di qualcosa di simile, a proposito del cinema?

240.000 copie vendute…


14 Feb

Ieri notte sono entrato in una libreria di Torino, uno di quei posticini dove si ostinano a non vendere le biografie di Cassano, ed ho sinceramente apprezzato il più giusto e ragionevole uso che un libraio d.o.c. dovrebbe fare dei libri di bruno vespa:

vespamer

“La Biblia de Barranquilla”


01 Ago

Marvel Moreno te explica bien lo que significa Barranquilla. Aunque si solamente quien viviò esta ciudad por un rato, sea un mès un ano o una vida (tambièn la vida es un rato) puede alcanzar a comprender como la mezcla de realidad y finciòn que relatan sus paginas es mucho màs verosimìl de lo que se pueda pensar. “En diciembre llegaban las brisas”, premio “Grinzane Cavour” – y otros màs – en la literatura europea, no es asì conocido en la tierra donde naciò. Tierra que idolatra hasta niveles sacrales su hijo predilecto, gabrielgarcìamarquez alias Gabo, y se olvida de quien no se olvidò de ella huyendo en Parìs.

Marvel Moreno escribe sobre hipocrisia, pasiòn, machismo, sexo, mestizos indios negros y ancestros europeos. En una palabra, Barranquilla. No obstante la ubicaciòn temporal sea los Cincuentas, es asombrante la actualidad de la inflada temàtica “relaciòn entre un hombre y una mujer”, sobre todo si se piensa que cincuenta anos de batallas en contra la cultura machista aquì nunca aparecieron. De aquì sale el ultra-feminismo radical de esta autora que fuè Reina del Carnaval, junto a una crìtica a las mujeres de su ciudad, responsables como los hombres de una situaciòn eterna, inmutable.

“…los años han pasado. No he vuelto ni creo que vuelva nunca a Barranquilla. A mi alrededor nadie conoce siquiera su nombre. Cuando me preguntan còmo es, me limito a decir que està junto a un rìo, muy cerca del mar”.

Diary of a Baltic Man

Real Eyes. Real Lies. Realize.


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