-il Mindino visto dal Far Away-
Tutte le notti un bimotore vola da est in direzione del mare.
Percorre affannato il buio e la nebbia, col suono ovattato di chi non vorrebbe farsi sentire.
“Dove va l’aeroplano, dove gioca a scappare?”, si chiedono i cani che rinunciano ad abbaiare.
La montagna lo guarda la montagna lo sente, e in silenzio si offende e fa finta di niente.
C’è qualcosa di strano c’è qualcosa di vero, in quel suono dall’alto che si insinua nel nero.
E c’è qualcosa di stanco c’è un’impressione di canto, ma non c’è voce nel suono e non c’è traccia di bianco, come se l’aeroplano non esistesse per davvero.
Si muove senza traccia senza possibilità di parola, rimane la notte abbandonata lì sola.
Si muove nel sogno tracciando il disegno, tentativo di mito a cavallo nel regno.
Real Eyes. Real Lies. Realize.